Caltanissetta: frodi informatiche, due denunce presentate in questura

Due denunce di frodi informatiche sono state presentate all’ufficio relazioni pubbliche della Questuradi Caltanissetta. La prima è stata presentata da un impiegato nisseno di 34 anni che lo scorso marzo, in un noto sito di annunci on line, ha visualizzato un’auto in vendita e si è messo d’accordo con l’inserzionista tramite email.

Il venditore ha detto che si trovava fuori Italia per motivi di lavoro e l’acquirente avrebbe dovuto pattuire le modalità di pagamento attraverso la società Uschip, fornendo lui stesso mail e numero di telefono. Il giorno successivo l’acquirente è stato contattato da un sedicenne rappresentante della società Uschip, esistente realmente ed operante nel ramo dei trasporti – che dava tutte le istruzioni all’acquirente sulle modalità di pagamento e consegna del mezzo. Come da accordi, l’acquirente ha versato un anticipo di 2.250 euro su un conto fornito dal sedicente rappresentante della Uschip. Qualche giorno dopo, però, è stato richiesto il versamento a saldo del pagamento della macchina perché il funzionario della società di intermediazione, ricontattando l’acquirente, ha chiesto il versamento dell’intera somma perché la bisarca con il mezzo era ferma alla dogana tra Francia e Italia e serviva il pagamento per sdoganarla.

L’impiegato nisseno si è insospettito anche perché il sedicente funzionario non rispondeva più ai numeri di telefono precedente forniti. Così l’uomo ha contattato la società Uschip attraverso canali ufficiali e nessuno degli interlocutori riconosceva il nome del sedicente funzionario e ha avvisato il truffato che la società era a conoscenza che ignoti usavano il loro nome per commettere truffe, come segnalato alle autorità.

La seconda truffa è stata segnalata e denunciata da un pensionato di 68 anni che, navigando sul sito internet del www.ilsole24ore.it, ha cliccato su una finestra che proponeva di rispondere alle domande di un sondaggio. Dopo aver risposto al questionario, l’uomo veniva informato che, per aver risposto alle domande, aveva diritto ad un omaggio da scegliere tra quattro oggetti visualizzati,, effettuando un pagamento quale contributo per le spese di spedizione. Pagamento che doveva avvenire con carta di credito. A fronte dei due euro previsti, in realtà dal conto on line sono stati sottratti 39.99 euro.

La questura di Caltanissetta, ritiene necessario e utile ribadire che l’utilizzo su Internet della carta di credito in assenza di supporti speciali quali lettori di smart card e/o bande magnetiche, si limita di solito alla richiesta da parte del sito del numero di carta di credito e della relativa data di scadenza.
E’ così che i pirati informatici (o dipendenti infedeli del sito Internet) possono acquisire i numeri della carta attraverso un’intrusione telematica. Per ridurre i rischi di frode è quindi consigliabile in primo luogo far sì che la propria carta venga maneggiata dal minor numero di persone possibile e in secondo luogo è opportuno effettuare spese su Rete Internet utilizzando siti conosciuti o che abbiano un minimo di credibilità sia per quanto riguarda il prodotto venduto, che la solidità del marchio.

Alcune accortezze:
1. I siti dediti al commercio elettronico utilizzano protocolli di sicurezza che permettono di identificare l’utente (il più diffuso è il Secure Socket Layer – SSL), e impediscono l’accesso, casuale e non, ad altri utenti. A tal proposito basta verificare se durante la transazione in basso a destra della finestra compare un’icona con un lucchetto che sta a significare che in quel momento la connessione è sicura.
2. Evitare di fornire troppe informazioni personali o relative al proprio conto corrente all’interno di un sito, le transazioni per andare a buon fine necessitano solamente del numero della carta di credito e relativa scadenza.
3. Fare uso delle varie soluzioni di home banking, messe a disposizione dalle banche, per controllare quasi in tempo reale il proprio estratto conto, così da bloccare tempestivamente la carta qualora si disconoscessero delle spese addebitate.
4. Verificare con attenzione gli estratti conto segnalando immediatamente alla società emittente ogni transazione sconosciuta.
      
Altre utili informazioni possono essere acquisite visitando il sito della Polizia delle Comunicazioni http://www.commissariatodips.it/

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