Caltanissetta: incontro sul cyber bullismo alle scuole medie

Ieri pomeriggio, nella scuola secondaria di Primo grado “Pietro Leone” di Caltanissetta, si è tenuto il preannunciato incontro sul tema: “cyber bullismo, cyber stalking e pericoli del web!” tenuto dall’Ispettore Superiore Salvatore Falzone, dell’Ufficio Stampa della Questura, con i docenti e i genitori degli alunni che hanno partecipato agli incontri del 13, 19 e 20 marzo scorsi.

Nel corso del partecipato incontro, che si protratto fino a tarda sera, anche ai genitori ed ai docenti, un centinaio circa, riuniti nella sala conferenza dell’Istituto, è stato spiegato quali sono i meccanismi che possono suscitare effetti di disinibizione quando i ragazzi sono online, piuttosto che l’adozione di meccanismi di disimpegno morale attuati inconsciamente dagli stessi per giustificare a posteriori i loro comportamenti sbagliati; ciò al fine di dare una maggiore consapevolezza sulle potenziali conseguenze negative di determinati comportamenti considerati apparentemente non offensivi.
L’ispettore Falzone ha illustrato quali sono i reati e le relative pene cui si va in contro quando si detengono o inviano filmati hot di contenuto pedopornografico, quali sono i reati che si commettono quando si prende di mira, insulta o denigra un compagno.
Si è parlato di social network – dei più noti: facebook, twitter, instagram, youtube e dei meno noti, ma con potenziali effetti devastanti sui giovani più vulnerabili, quale ad esempio: ask – dei programmi di messaggeria telefonica, quali: whatsapp, wechat, viber, tango, telegram ecc., ma soprattutto di snapchat.
Sono stati commentati i recenti fatti di cronaca che hanno visto giovani adolescenti quali vittime di cyber bullismo e cyber stalking, in ultimo l’episodio avvenuto nella città di Palermo, dove alcuni adolescenti minorenni, tra cui con meno di 14 anni, hanno girato un video hard, postandolo successivamente su youtube.
Si è parlato del necessario dialogo che deve esserci tra genitori e figli e tra questi e l’istituzione scolastica, in modo da agire tutti in modo sinergico, nella stessa direzione, nel percorso di crescita virtuale degli adolescenti al fine di un uso consapevole delle nuove tecnologie ICT.
Di seguito alcuni dei consigli che l’ispettore Falzone ha dato ai genitori :
• Spiegate ai vostri figli che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia non fornire dati personali su Internet (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).
• Stabilite delle semplici regole che definiscano i tempi e le modalità di accesso ad Internet per i vostri figli: affiancateli nelle prime navigazioni sulla Rete in modo da mostrargli come non correre rischi. Limitare il tempo che possono trascorrere online significa limitare di fatto l’esposizione ai rischi della Rete.
• Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”.
• Spiegate ai vostri figli come navigare sicuri anche se sapete che non sembrano interessati a Internet. A scuola, a casa dell’amico del cuore, potrebbero comunque avere voglia di navigare sulla Rete ed è bene che siano al corrente di quali semplici e importanti regole seguire per essere sicuri e protetti mentre si divertono.
• Impostate la “cronologia” in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati.
• Controllate periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer.
• Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.
• Non lasciate troppe ora i bambini e i ragazzi da soli in Rete.
• Osservate il comportamento dei vostri figli quando usano il computer e il telefonino: se vi sembrano turbati, se sono particolarmente “gelosi” di questi strumenti, se ne fanno un uso veramente eccessivo non esitate a cercare di saperne di più parlando con loro. Il dialogo è sempre il miglior strumento per capire cosa accade.
• Ricordate che a volte i ragazzi non parlano con i genitori dei loro problemi online per paura che i genitori gli tolgano lo smartphone o la connessione, impedendogli di andare in Rete ed emarginandoli dalle loro amicizie su internet.
• Se vostro figlio/a è vittima di cyberbullismo o cyberstalking, mantenete la calma, tranquillizzatelo.
• Se possibile, conservate i messaggi minatori, annotate le date e gli orari delle chiamate e recatevi con lui/lei in un ufficio della polizia postale.

 

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