Palermo: “Colto in flagrante” di scena al teatro convento cabaret

Domenica 6 aprile 2014, ore 18.30, appuntamento al Teatro Convento Cabaret di Palermo (Via Castellana Bandiera n.66) con “Colto in flagrante”. Sarà la compagnia teatrale Utopia, in sinergica collaborazione con il Centro Studi Feliciano Rossitto e Centro Servizi Culturali di Ragusa, Federazione Italiana Teatro Amatori e Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, a mettere in scena “Colto in flagrante” di Derek Benfield. La regia è curata da Giorgio Sparacino mentre la scena è di Bernd Leuchtenberger.

Il cast degli attori è costituito da Marco e Pippo Antoci, Federica e Monica Bisceglia, Vittorio Bocchieri, Ornella Cappello, Giorgio Gurrieri, Natalina Lotta. Luci e fonica sono a cura di Davide Criscione, mentre il trucco e parrucco sono affidati ad Antonio Pluchino.

L’amore non ha preferenze di luoghi. Sgorga dovunque, anche nei bus. Lui il marito, un bambinone eternamente infedele con un talento innato nel rimorchiare ragazze su mezzi pubblici, lei una moglie vivace e dinamica.

Scambi di persona, equivoci, una serie infinita di situazioni intricate e malintesi sono la giusta miscellanea nella quale si sviluppa la commedia di Derek Benfield, “Colto in flagrante”, recentemente messa in scena al Garibaldi di Modica (Rg) e che a fine febbraio è approdata al Teatro Don Bosco di Ragusa per la regia di Giorgio Sparacino.

Galeotto un autobus che Phil, marito irrequieto che ha già superato gli “anta”, usa abitualmente per i suoi spostamenti e che diventa terreno fecondo per le sue conquiste. E’ così, che di viaggio in viaggio, costui arricchisce il palmarès dei sui successi amorosi. Quando incontra Julie, però, perde la testa in modo dissennato fino al punto di volerla sposare, continuando però a tenere un piede in due staffe dal momento che non vuole vivere lontano dalla futura ex moglie che in fondo ama ancora. Entra così in ballo George, suo fraterno amico, costretto solitamente a togliergli le castagne dal fuoco e a fare da parafulmine nei confronti di Maggie, moglie dell’impenitente Phil.

L’iter scenico si presenta brillante e veloce. E non solo. Una vera miniera di colpi di scena, come nel più canonico filone della farsa anglosassone, che ben si presta ad evidenziare le capacità interpretative dei singoli attori e, al tempo stesso, a mettere in mostra il livello di affiatamento raggiunto dagli stessi. Sul palcoscenico è un ritmo incalzante di battute e di movimenti scenici. Uomini che trasportano un divano (anche il divano è protagonista e testimone silenzioso del gustoso intreccio) da un posto all’altro cercando di passare inosservati; mariti che si trovano nella stessa stanza davanti alla moglie e, contemporaneamente all’amante; situazioni paradossali e imbarazzanti che colgono di sorpresa attori e pubblico. “Colto in flagrante” ruota intorno a una serie infinita di equivoci e bugie, ovvero un castello di ipocrisia che cadrà miseramente sulle spalle dei protagonisti quando tutti i nodi verranno al pettine per una serie di curiose circostanze. Ma quando Phil crede di aver risolto positivamente tutta la vicenda, scopre, purtroppo, quello che non avrebbe mai immaginato!

L’intera architettura che sta dietro la rappresentazione teatrale è ben diretta dal bravissimo e collaudato Giorgio Sparacino. C’è un bel movimento in scena e una non facile coordinazione nelle entrate e nelle uscite degli attori. Incroci, intrecci, menage a trois, il tema trattato è quello del tradimento, in buona sostanza dell’infedeltà. “Colto in flagrante” si rivela, dunque, una commedia divertente, leggera, con delle belle battute, momenti e tempi comici che funzionano. La grande assente è, forse, la verità. Il tutto è talmente ironico, sornione, divertito da porre quasi in secondo piano la seria riflessione su una tematica importante come quella, appunto, dell’infedeltà.

 

Giuseppe Nativo

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