Catania: un’emozionante “Filumena Marturano”

Intrecci, sotterfugi ed inconfessabili verità dettano i tempi della messinscena di “Filumena Marturano”, una delle opere di Eduardo De Filippo più conosciute ed apprezzate dal pubblico. Dalla trama della commedia lo stesso autore trasse ispirazione, nel 1951, per dar vita all’omonimo film, mentre è datata 1964 la pellicola “Matrimonio all’italiana” di Vittorio De Sica, con Sofia Loren e Marcello Mastroianni, che riprende i temi trattati nella pièce. 

La compagnia Liotru ha ben interpretato e riadattato il lavoro, proponendone una versione davvero emozionante sul palcoscenico del teatro Don Bosco di Catania, nell’ambito della quarantaseiesima stagione, curata dalla direzione artistica di Franco Blundo. Con la regia sapientemente curata da Lory Ratto, a vestire i panni della protagonista è stata Teresa Isaja, brava a proporre un’intensa e toccante interpretazione. A farle da alter ego, Corrado Massara, nel ruolo di Don Domenico (Mimì) Soriano, ricco imprenditore e vecchio cliente della donna, ex prostituta, che da venticinque anni ne amministra i beni e la casa come una vera e propria moglie. La trama, che si snoda tra i vicoli di un popoloso quartiere, ruota attorno allo stratagemma della donna che, per costringere Don Mimì al matrimonio e ad abbandonare la relazione con l’amante Diana (Alda Randazzo), si finge morente. Scoperto l’inganno, Domenico riesce a fare annullare il matrimonio, scatenando il disprezzo e l’ira della donna che, nel raccontare il suo triste passato vissuto in strada, gli confesserà il suo segreto: sottraendo piccole somme, è riuscita a crescere tre figli, Umberto (Riccardo Vinciguerra), Riccardo (Ugo Signorelli) e Michele (Giovanni Bonaventura) che non la conoscono come madre, di cui uno nato proprio dalla loro relazione.

Alla resa dei conti, la famiglia trova la sua serenità ed unità, con il prevalere dei buoni sentimenti che riescono ad avere la meglio sugli interessi dei singoli. A completare il cast, Rosalba Ruggieri (nei panni 
di Rosalia Solimene), Enrico Pezzino (sulla scena Alfredo Amoroso), Salvo Russo (il garzone), Valentina Sardo (la cameriera Lucia), Franco Roccasalvo (l’avvocato), Letizia Giannetto (la sarta Teresina).  

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