San Marco d’Alunzio (Me): “Elegantemente Kalòs”

Sarà inaugurata domenica 2 febbraioalle 17:30presso la GADAM (Galleria d’Arte Antonino Meli, in via Aluntina) a San Marco d’Alunzio, centro in provincia di Messina, la mostra d’arte di Miriam Carini, dal titolo “Elegantemente Kalòs”.

Dopo le prime due collettive, la Gadaminaugura quindila prima mostra personale d’arte contemporanea, con le opere di una giovane ed emergente artista siciliana. La Galleria d’arte Antonino Meli è,infatti, anche un luogo d’incontro, in cui si dà voce e si promuove la creatività dei giovani talenti, che molto spesso hanno difficoltà a trovare uno spazio in cui esprimere il loro libero pensiero.

Lapersonale di Miriam Carini, curata dal professor Giuseppe Greco e che sarà possibile visitare fino al 22 febbraio 2014, è divisa in quattro sezioni espositive: pittura figurativa, ritrattistica, fotografia e paesaggi, con opere che, come si evince dal titolo della mostra, hanno tutte alla base i concetti di eleganza e di bellezza, che caratterizzano, fin nel profondo, il modo di concepire l’arte della giovane pittrice e fotografa santagatese. “Elegantemente Kalòs – ha dichiarato Mirian Carini – mi rappresenta, esprimendo la mia personalità e il mio stile in ogni opera sia fotografia sia pittorica”. Come racconta la Carini, la sua mostra personale nei locali della Gadam sarà “un evento che non sarà la fine, ma l’inizio del mio percorso artistico, pronto a mostrarsi ai visitatori in tutte le sue sfaccettature, mantenendo però il filone della bellezza e dell’eleganza sia sul tema della natura, della ritrattistica e della filosofia”.

L’opera più importante della personale è un’installazione dal titolo “La mela della discordia”, che propone, attualizzandolo, il celebre mito di Paride, costretto a scegliere chi fosse la più bella tra tre divinità: Afrodite, Era e Atena; mito che ha poi dato il via alla guerra di Troia.Giuseppe Greco ha sottolineato l’importanza di questo lavoro, che funge da filo rosso tra le varie sezioni di “Elegantemente Kalòs”: “L’installazione narra concettualmente in forme ed eleganza la bellezza del mito. Due donne: una dea Afrodite da un lato ed Elena dall’altro lato, una storia, il mito. La Grecia contro la città di Troia, l’amore contro l’invidia: tutto ciò ci fa riflettere sul potere del potere e le molteplici sfumature e le contraddizioni che la storia ci ha tramandato, il tutto a sottolineare che la bellezza educa”.

 

 

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