Caltanissetta: sequestrata cava riconducibile al boss Madonia

Faceva affari con la protezione di cosa nostra di Gela, riconducibile al boss Giuseppe Madonia, detto Piddu. Oggi gli agenti della Dia di Caltanissetta gli hanno sequestrato beni per un valore di circa 3 milioni di euro. I sigilli sono stati posti ad imprese, quote societarie, beni mobili, immobili e rapporti bancari e ad una cava di estrazione di inerti di Gela, di proprietà di Francesco Antonio Cammarata, 54enne ritenuto vicino alla famiglia di cosa nostra gelese.

Cammarata, titolare di una cava di estrazione di inerti e di un’impresa per il trasporto e la posa degli stessi, trasferiva a favore di cosa nostra gelese, ingenti disponibilità finanziarie attraverso l’illecito sistema delle sovrafatturazioni di forniture e/o trasporti. In cambio il sodalizio mafioso gli garantiva di acquisire una posizione dominante e di esclusivo controllo nel settore nevralgico delle forniture e del trasporto dei materiali inerti, impiegati per la realizzazione di opere pubbliche e private anche al di fuori della provincia nissena.

Maria Chiara Ferraù

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