Milazzo (Me): detenevano armi nel loro caseificio

Blitz dei carabinieri di Milazzo, nel messinese, in un’azienda zootecnica di contrada Masseria. Qui, fra allevamenti di animali di ogni tipo i carabinieri hanno trovato anche armi, munizioni, pezzi di armi, pezzi di ricambio di auto e targhe di auto rubate. Un blitz durato quattro ore quello dei carabinieri di Milazzo, coadiuvati dal nucleo cinofili di Nicolosi che si è concluso con l’arresto dei due contitolari dell’azienda, i fratelli Giovanni e Sebastiano Triscari, originari di Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina.

I due sono stati condotti nel carcere di Messina Gazzi dove resteranno a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Barcellona, Mirko Piloni. I due germani sono difesi dall’avvocato Tommaso Calderone. Dovranno rispondere di detenzione illegale di armi da fuoco e ricettazione.

I carabinieri, comandanti dal capitano Antonio Ruotolo, hanno fatto irruzione nell’azienda di circa 3 ettari dove si trovano anche stalle, depositi e magazzini, trovando 2 pistole semiautomatiche e 3 fucili, uno a canne mozze, perfettamente funzionanti, altre armi con matricola abrasa e poi munizioni di vario tipo e calibro per pistole e fucili, un machete, caricatori, calcioli, impugnature di fucili e foderi. Per questo gli investigatori suppongono che nel sito fosse operativo un laboratorio per modificare illegalmente le armi. Ma nel corso del blitz è stata fatta anche un’altra scoperta. I fratelli nascondevano targhe di diversi veicoli. Le indagini continuano per comprenderne i motivi.

Maria Chiara Ferraù

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