Raccuja (Me): i risultati dell’autopsia sulla donna morta nel bosco

Sono stati resi noti questa mattina gli esiti parziali dell’autopsia condotta sul corpo della donna giovane di colore, trovata morta lunedì sera al confine tra i centri messinesi di Raccuja e Floresta. Sono state confermate le lesioni al cranio, ma non si sa se siano state quelle a provocare la morte della donna o se siano sopraggiunte a causa della presenza di animali selvatici nella zona.

Un lavoro complesso quello che attende i medici perché il cadavere è stato ritrovato una decina di giorni dopo la morte della donna. Le uniche certezze sono che la vittima era alta un metro e 60 e calzava il 36 di scarpe. Alle unghie dei piedi aveva smalto con decorazioni a forma di fiore, mentre a poca distanza dal corpo sono state ritrovate delle extension per capelli. Secondo le forze dell’ordine si sarebbe trattato di omicidio, ma la relazione definitiva potrebbe chiarire l’origine delle lesioni alla testa. Non sono presenti colpi di arma da fuoco.

Rimangono due possibilità per gli inquirenti: la prima è che la donna, forse una prostituta, sia stata assassinata con un violento colpo alla testa, oppure che sarebbe morta a causa di un’overdose e chi era con lei ha pensato di disfarsi del cadavere conducendolo sino al bosco nebroideo chissà da dove.

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