Palermo: Lecardane ricorda Alessandra Siragusa

“Chi non ha vissuto in quegli anni a Palermo non può capire fino in fondo, vivere in una città che era stata colpita nel più profondo dalle uccisioni di Falcone, Borsellino e delle loro scorte, uno stato che non c’era, che aveva lasciato alla mafia il controllo, il silenzio della gente che aveva paura della mafia che non si fermava davanti a nulla, una mafia che aveva ucciso negli anni  il Capitano Basile, Il Prefetto Dalla Chiesa e tanti altri e annientava chi si ribellava con Libero Grassi.

Poi….poi inizia la ribellione, ricordo ancora il Va Pensiero cantato da migliaia di persone in Via D’Amelio il giorno dopo la strage, senza che ci mettessimo d’accordo, senza il passaparola, ci guardammo negli occhi, li scattò qualcosa nei palermitani, li scattò la ribellione contro la mafia, le catene umane lunghe, lunghissime, infinite, i lenzuoli bianchi alle finestre…Quel popolo aveva bisogno di credere in un sogno, Leoluca Orlando venne eletto nel 1993 Sindaco e si circonda di persone  nuove…una di queste era Alessandra Siragusa scelta per fare l’assessore alla scuola. Stavamo nello stesso movimento La Rete da lì iniziai a fare politica subito dopo le stragi. Una donna eccezionale, competente, brava, non disponibile a compromessi al ribasso. Inizia subito a farsi conoscere Alessandra, decisa, forte, determinata al massimo a cambiare la scuola palermitana. Vuole eliminare i doppi e tripli turni innanzitutto.

Vi immaginate la rivoluzione in una città abituata ad essere bistrattata? una città abituata a essere violentata, malmenata da chi pensava che la scuola fosse inutile? Al’inizio alcuni al prendono per visionaria, ma lei se  ne frega e va avanti. Vengono eliminati i doppi e tripli turni, le scuole cominciano a funzionare, lei gira, lei gira le scuole, altro che palazzo, entra nelle scuole, vuole conoscere gli insegnanti, i presidi, i bidelli, i bambini, i genitori, la ama la scuola e la sa fare amare. Ed in estate, quando si slega il connubio tra bambini e scuola, tra scuola e territorio, tra famiglie e scuola lei cosa fa? Se ne inventa un’altra: Tempo D’Estate. Le famiglie che durante i mesi estivi andavano in difficoltà per lasciare i bambini che si annoiavano o che magari erano dati ai nonni mentre i genitori dovevano lavorare. Quei due mesi estivi terribili sotto questo aspetto per le famiglie… Lei diede una mano alle famiglie e impegnò i bambini la mattina a scuola a fare attività ludiche e/o sportive. Da un lato aiutava le famiglie, dall’altro i bambini non perdevano contatto con la scuola ed intanto ragazzi e ragazze guadagnavano qualcosa facendo da insegnanti e tutor.

E poi beh, si ritorna a scuola, vuoi che Alessandra non faccia il passo successivo?Quale? Come quale? beh legare sempre più la scuola al territorio attraverso una iniziativa partita da Napoli e che si diffonde rapidamente sul territorio nazionale. La scuola adotta un monumento. Ragazzi e ragazze che fanno da ciceroni per far conoscere i monumenti di Palermo ai palermitani, si aprono monumenti chiusi da anni, è un clamoroso successo, migliaia e migliaia di palermitani visitano i monumenti e ascoltano queste giovani guide che con una abnegazione incredibile parlano della storia della città che ha visto decine di culture fondersi e arricchirsi. Una città che si riappropriava di se stessa, senza paura, senza più che lo spettro della mafia  facesse stare a casa i suoi cittadini,una città che invadeva le strade praticamente ogni sera,  una città che grazie ad Alessandra si riappropriava di se stessa.
Finalmente un’amministrazione al fianco delle famiglie che, invece delle parole, faceva i fatti e dava una mano concreta. Ecco chi era Alessandra Siragusa. Ciao Alessandra

Luca Lecardane

 

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