California poker, il film per gli appassionati del poker

Cos’è dopotutto il poker se non casualità? Deve essere evidentemente partito da questa considerazione Robert Altman, regista di “California Poker”, una vecchia pellicola, che ormai va per i 40 visto che è uscita nelle sale nel lontano 1974 (nel cui cast troviamo tra gli altri George Segal, Elliott Gould, Gwen Welles, Ann Prentiss, Bert Remsen) e che prova a descrivere in maniera tragicomica il mondo del poker. È possibile? Certamente non è facile, perché come noto, il mondo dell’azzardo si presta “storicamente” a due filoni interpretativi principali: ci sono film come Rain Man, in cui le possibilità di vittoria e di riscatto che il poker offre vengono quasi esaltate, e al contrario ci sono poi pellicole come “All in” che hanno voluto analizzare le macerie che spesso il mondo dell’azzardo si lascia dietro. California Poker non segue nessuna di queste due strade battute e prova semplicemente a raccontare una storia ai confini della realtà, ma anche e soprattutto ai confini della provincia americana, lì dove vivono due personaggi apparentemente inetti, Charlie Waters e Bill Denny, la cui unica arte è rappresentata proprio dal poker.

Certo, un film del 1974, antecedente all’avvento di internet potrebbe sembrare anacronistico, soprattutto se rapportato al mondo del poker, ma se ci si pensa bene anche i casinò online come starcasino.it si ispirano al tradizionale mondo del poker, solo che hanno dovuto aggiornarlo per adeguarsi ai tempi che cambiano.

Per quanto riguarda il film, i due personaggi verranno sottoposti a diverse situazioni, in alcuni casi tragiche, come per l’aggressione fisica che ricevono all’inizio, in alcuni casi di riscatto, come le vincite ai casinò di Reno.

Un riscatto che sembra quasi voler dimostrare l’estrema democraticità del poker, che è un gioco che tutto sommato da a chiunque la sua possibilità, anche agli ultimi della classe. Se ci si pensa è un po’ lo stesso meccanismo interpretativo che sta dietro ai casinò online che hanno democraticizzato ancora di più il gioco del poker aprendo le porte dei casinò ad un pubblico che fino a pochi anni fa era escluso da questo gioco così come lo era dalle altre attrazioni tipiche come le roulette e le slot machine.