San Gregorio di Catania (Ct): 5 allievi carabinieri arrestano 2 persone

Grazie al contributo di 5 giovani allievi carabinieri, i militari della compagnia catanese di Gravina di Catania hanno arrestato Angelo Magni, 49 anni, pregiudicato, affiliato al clan mafioso Pillera-Cappello e M.D. per porto e detenzione di arma clandestina, minaccia grave e lesioni personali.

Teatro della vicenda è stato il casello autostradale di San Gregorio di Catania dove si erano appostati i due soggetti, nell’area di parcheggio, in attesa che arrivasse la moglie di M.D. di ritorno dal lavoro, con l’obiettivo di chiarire alcuni comportamenti.

La donna, giunta al piazzale poco dopo le 20.00, era sulla macchina guidata da un amico. Neanche il tempo di accostare il veicolo che è scattata l’ aggressione. I due malviventi sono piombati addosso alla macchina e hanno cominciato ad inveire contro gli occupanti.

La donna è stata presa per i capelli e tirata fuori dall’auto dove è stata picchiata e malmenata dal marito, mentre Angelo Magni ingaggiava una colluttazione con l’amico della vittima e in quei complicati frangenti, ha esploso un colpo di pistola contro l’auto. Il proiettile si è conficcato sotto il sedile passeggero, fortunatamente senza colpire nessuno.

A pochi metri dal luogo dell’aggressione si trovavano 5 allievi carabinieri della scuola allievi di Reggio Calabria, in permesso per il fine settimana che, avendo udito le urla della donna e capendo che si stava consumando una aggressione, sono intervenuti senza esitazione. Allertato il 112, i giovani hanno disarmato e bloccato l’uomo che aveva esploso il colpo di pistola e hanno immobilizzato il marito della vittima.

La pistola, con matricola punzonata, con ancora il colpo nella camera di cartuccia, è stata recuperata e sequestrata. Poco dopo, sono giunte le pattuglie del pronto intervento che hanno ammanettato i due individui dichiarandoli in stato d’arresto. Per i due malcapitati, fortunatamente solo quale escoriazione, mentre padre e figlio sono stati condotti nel carcere di Catania piazza Lanza, come disposto dall’Autorità giudiziaria e dovranno rispondere dell’accusa di minaccia grave, porto e detenzione di arma clandestina e lesioni personali.

Maria Chiara Ferraù

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