Tortorici (Me): dipendenti comunali, le richieste della Cgil

Sembrava essere tornata alla calma e normalità la situazione per gli oltre 100 dipendenti comunali di Tortorici. Dopo le proteste e le manifestazioni guidate dai sindacati, da diversi mesi vengono pagati regolarmente e non hanno più mensilità arretrate da percepire. Adesso però la Cgil ha scritto al sindaco, Carmelo Rizzo Nervo, per discutere in merito alla mancata liquidazione del salario accessorio che va dal 2009 al 2012. Nino Pizzino, della Funzione Pubblica Cgil, comparto enti locali di Messina; Giuseppe Calanni, Adriana Iuculano e Natale Salupo, Rsu Fp Cgil del Comune di Tortorici scrivono: “Ritenendo non più tollerabili ulteriori ritardi l’organizzazione sindacale chiede di riprendere e concludere la contrattazione decentrata e di avviare urgentemente il negoziato per il contratto decentrato integrativo anche per l’anno 2013 dando atto che, per questa organizzazione sindacale e questa Rsu, la piattaforma sindacale su cui imperniare la trattativa è quella presentata all’ultima sessione negoziale, unitamente alle altre organizzazioni sindacali agli atti di codesto comune.”

Infine, la Funzione pubblica Cgil avverte che, se entro 30 giorni dal ricevimento della lettera, datata 8 novembre, non riceverà risposte, “si vedrà costretta ad intraprendere tutte le necessarie forme di lotta per la tutela dei diritti e degli interessi dei lavoratori, i quali, da circa 5 anni, attendono il pagamento delle proprie spettanze e continuano a subire l’inerzia dell’amministrazione comunale”.

Secondo il vice sindaco di Tortorici, Rosario Contiguglia, invece, non è chiaro se il sindacato stia facendo davvero l’interesse dei lavoratori. “Se dovremo pagare i salari accessori lo faremo, ma francamente – ha dichiarato il vice sindaco – non so se la Cgil è a favore o contro i lavoratori perché il Comune di Tortorici ha già approvato l’iter del pre dissesto e una nota del ministero degli Interni ci ha chiesto di ridurre la pianta organica che è sovradimensionata dopo le assunzioni degli anni Novanta. Stando ai parametri di un dipendente comunale ogni 144 persone, noi dovremmo dimezzare i lavoratori. Stiamo tentando di salvare il salvabile. Poi – conclude Contiguglia – se la Cgil vuole fare politica, per dimostrare che la giunta Rizzo Nervo sta portando al dissesto il Comune, fregandosene dei lavoratori il che vuol dire mobilità per due anni e poi licenziamento, che faccia pure”.

 Maria Chiara Ferraù

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