Messina: il Cesv presenta “Parlare civile”

Domani pomeriggio alle 18.00 a Messina, presso la Feltrinelli point il Cesv, centro servizi per il volontariato, presenta il libro Parlare civile, un progetto di comunicazione sociale a cura di Redattore sociale.

Alla presentazione interverranno: Santi Mondello, presidente Cesv Messina; Antonio D’Alessandro, presidente di Parsec Consortium in qualità di coordinatore con Stefano Trasatti, del progetto editoriale e Raffaella Cosentino, fra le autrici del libro (con Giorgia Serughetti e Federica Dolente); l’assessore alle politiche sociali del comune di Messina, Antonino Mantineo; Fabio Rossi, docente di linguistica italiana all’università di Messina ed Elisabetta Raffa, direttore responsabile della testata www.messina.sicilians.it. Coordinerà l’incontro l’addetto stampa del Cesv, Marco Oliviero.

Già presentato a Roma dalla presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, “Parlare civile” è un manuale  ma anche un blog e un sito web, dedicato ai principali temi a rischio discriminazione e al linguaggio per parlarne. Non esistono parole sbagliate, esiste un uso sbagliato delle parole. Questo lo slogan che ha scandito la presentazione del libro. Un viaggio in 8 capitoli alla ricerca della comunicazione più precisa e accurata su temi come Disabilità, Genere e orientamento sessuale, Immigrazione, Povertà ed emarginazione, Prostituzione e tratta, Religioni, Rom e Sinti, Salute mentale; un minidizionario di 25 parole chiave a cui se ne legano quasi 350.

Parlare civile non è una nuova opera di denuncia della cattiva informazione, né uno strumento di censura o di intralcio al lavoro giornalistico e neppure un repertorio del politically correct. È un libro di servizio, come si può leggere nella quarta di copertina, che, senza ideologia e attraverso opinioni diverse, cerca di indicare una direzione responsabile alla comunicazione pubblica, giornalistica e politica, di chiarire i dubbi e contestualizzare l’uso di termini spesso abusati nelle cronache quotidiane. Un aiuto, insomma, per quella manutenzione delle parole che dovrebbe essere costante e “naturale” per ogni comunicatore.

“Penso che non si debba aver paura delle parole, che vanno usate bene e trattate bene, perché sono convenzioni che danno una forma alla realtà – ha sottolineato Stefano Trasatti, direttore dell’agenzia Redattore Sociale -, ma allo stesso tempo non bisogna essere integralisti ma consci dei limiti del linguaggio”. Per Antonio D’Alessandro, presidente di Parsec consortium che ha curato insieme a Redattore la realizzazione del progetto, il volume ha un’incubazione di almeno 30 anni, “il problema della poca attenzione alle tematiche sociali il nostro mondo se lo è posto più di 30 anni fa e un’agenzia come Redattore Sociale nasce da queste esigenze e per rafforzare la possibilità comunicare in maniera corretta le nostre problematiche”.

Tra gli esperti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, come Comitato scientifico, anche il sociologo Enrico Pugliese che rispetto al volume ha parlato di un “lavoro eccellente”. La presentazione ha visto anche i contributi di Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, del direttore nazionale dell’Unar Marco De Giorgi e della giornalista Rai Daniela De Robert.

Antonio D’Alessandro, presidente di Parsec Consortium. Psicologo e giornalista pubblicista dal 1990, esperto di problematiche sociali, ha contribuito a progettare e realizzare alcuni servizi innovativi nel settore delle tossicodipendenze; ha promosso alcune esperienze di economia sociale occupandosi anche di volontariato e sviluppo locale.

Raffaella Cosentino, giornalista freelance e videomaker. Si occupa di immigrazione, mafie e diritti umani, privilegiando i canali web e video. Collabora con l’agenzia di stampa Redattore Sociale, con il sito di inchieste RE – Repubblica – Espresso, Repubblica.it e Il Venerdì di Repubblica, Narcomafie. Ha lavorato anche per Radio Città Futura di Roma, per Il Manifesto e per il Corriere.it. Con l’inchiesta “Guantanamo Italia” sulla tendopoli – Cie di Palazzo San Gervasio (Pz) ha vinto il premio “Gruppo dello Zuccherificio 2012” per giovani under 35 (secondo posto). Nel 2011 ha vinto il Premio giornalistico Ivan Bonfanti con un reportage su “Gli indiani di Locri, vivere e lavorare a casa della ‘ndrangheta”. Con la casa editrice Terrelibere.org ha pubblicato due eBook: “Quattro per cinque. Quattro centesimi per cinque pallottole. Vi raccontiamo i giornalisti, tra minacce e sfruttamento” (2010) e “Facebook Revolutions. Dalla Tunisia all`Egitto, le nuove ribellioni nate con la Rete” (2011). E’ tra i fondatori della campagna “LasciateCIEntrare”, premiata nel 2012 da Articolo 21 con la targa “Giuntella” per la libertà di informazione. Ha curato i capitoli Disabilità, Immigrazione, Povertà e emarginazione, Rom e Sinti, Salute mentale.

 

 

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