Caltanissetta: violazione segreto istruttorio, Ingroia fra gli indagati

C’è anche l’ex procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, nel registro degli indagati della procura di Caltanissetta per violazione del segreto istruttorio. L’indagine dopo l’esposto dei figli del boss Bernardo Provenzano con cui si puntava il dito contro l’interrogatorio in carcere del padrino di Corleone nel maggio del 2012, riportato dal Fatto quotidiano il 5 giugno, “prima che fosse trascritto in cancelleria”, spiega il legale dei Provenzano ad Adnkronos.

In carcere insieme a Provenzano per quell’interrogatorio c’erano Ingroia e Ignazio De Francisci. Per quest’ultimo, però, sono state escluse responsabilità nella fuga di notizie. Per l’avvocato Di Gregorio, solo i pm potevano avere raccontato i particolari dell’incontro alla stampa.

“Se fosse vero sarebbe un fatto gravissimo e vorrebbe dire che c’è stata una fuga di notizia dalla Procura di Caltanissetta perché al momento non ho ricevuto nessuna informazione”. A dirlo all’Adnkronos è Antonio Ingroia che è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Caltanissetta per violazione del segreto istruttorio.

“Qualora fosse vero si tratterebbe di un vecchio sistema dove gli imputati provano a mettere sul banco degli imputati i loro accusatori. Non è la prima volta – ricorda l’ex procuratore aggiunto di Palermo – una volta è accaduto su denuncia di Dell’Utri, una su denuncia di Berlusconi e se fosse vero ora anche su denuncia di Provenzano. Tutto è stato sempre archiviato”.

 

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