Tortorici (Me): il maestro Ortolano e la sua orchestra per un cd

La musica classica di qualità è tornata a risuonare nell’aula consiliare Giovanni Paolo II a Tortorici, centro in provincia di Messina. E lo ha fatto in un’occasione unica nel suo genere. E’ la prima volta, infatti, che in un’aula consiliare nella provincia di Messina, viene registrato un cd di musica classica. Un primato che è anche della Nebrodi symphonic band, un gruppo formato da una cinquantina di elementi, scelti fra i migliori musicisti del territorio dei Nebrodi e in particolare della provincia di Messina. Gli orchestrali per due giorni hanno lavorato alacremente sotto la direzione di Nunzio Ortolano. Il maestro Ortolano, oltre ad essere direttore d’orchestra è anche un compositore e alcuni suoi brani sono obbligatori in alcuni concorsi musicali.

Dal 2001 Ortolano, originario di Montemaggiore Belsito, centro in provincia di Palermo, lavora su ambiziosi e innovativi progetti musicali. E l’incisione di questo cd è l’ultimo suo impegno. “Sono molto contento di questa esperienza oricense – ha dichiarato il maestro – e sono rimasto colpito da quanti musicisti bravi si trovano qui, nella provincia di Messina. E poi – ha continuato Ortolano – questa aula consiliare ha un’acustica eccezionale che non si trova facilmente in un edificio non costruito per fare musica”. Il maestro Ortolano si dice pronto a ripetere un’esperienza del genere.

Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Tortorici, Carmelo Rizzo Nervo, che non ha esitato a mettere a disposizione i locali comunali. “Per noi è un vanto e un onore ospitare un evento eccezionale come questo – ha dichiarato il sindaco Rizzo Nervo”. La scelta della location per registrare il cd è caduta sull’aula consiliare oricense dopo che uno degli orchestrali, il 28 dicembre 2012, aveva assistito al concerto di Capodanno dei maestri della Filarmonica di Berlino. “La nostra rassegna musicale Emo, dopo le dimissioni del direttore artistico, Romeo Tudorache – ha sottolineato Rizzo Nervo – non si farà più per colpa di pochi, ma la buona musica si spera continuerà ad essere presente nel nostro paese”.

Maria Chiara Ferraù

 

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