Enna: boss contestano condizioni carcerarie

Trattamenti inumani nel carcere. Sono due boss gelesi a contestare le condizioni carcerarie in cui vivono. Si tratta di Davide Emmanuello e del compaesano Emanuele Greco, in cella per sequestro di persona. Emmanuello, fratello del capo di Cosa Nostra, Daniele Emmanuello, rimasto ucciso anni addietro mentre tentava di fuggire alla Polizia ha presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica per contestare le condizioni del regime carcerario duro del 41 bis.

Greco, detenuto a Monza San Quirico, invece, sostiene di essere costretto a vivere, assieme ad altre due persone in nove metri quadrati. Per questo ha chiesto di essere sottoposto a una misura alternativa. I giudici di sorveglianza di Milano hanno deciso di rivolgersi alla Corte costituzionale per chiedere se l’impossibilità di applicare una misura alternativa violi l’articolo 27 della Costituzione.

 

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