Scandalo Sise, 17 politici condannati a un maxi risarcimento

Diciassette politici condannati a restituire una cifra enorme che sfiora i 12 milioni di euro per lo scandalo della Sise, la società di emergenza-urgenza che per anni in Sicilia ha gestito il servizio del 118. Tra il 2005 e il 2006 sono stati circa 1.200 gli assunti dalla Sise. Uno scandalo su cui la Corte dei Conti cerca di fare luce.

Adesso la sentenza, come riporta la Gazzetta del Sud, ha condannato 17 politici a restituire una cifra enorme che sfiora i 12 milioni di euro. Tra i condannati anche l’ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro.

La Sezione Giurisdizionale di Appello della Corte dei Conti per la Sicilia, con sentenza nr. 62/A/2013 depositata il 27.02.2013, ha parzialmente accolto l’appello proposto dalla Procura Regionale della Corte dei conti avverso la sentenza di assoluzione n 44/2012 del 12.1.2012 emessa dalla Sezione Giurisdizionale per la Sicilia, condannando al pagamento di complessivi euro 12.481.474,56 i componenti della giunta regionale [Cuffaro Salvatore (€ 729.877,88), Leontini Innocenzo (598.612,38), Lo Monte Carmelo (598.612,38), D’Aquino Antonio (€ 729.877,88), Scoma Francesco (€ 729.877,88), Cascio Francesco (€ 729.877,88), Granata Benedetto Fabio (598.612,38), Cimino Michele (598.612,38), Parlavecchio Mario (€ 729.877,88), Pistorio Giovanni (€ 729.877,88)], e i componenti della Commissione Sanità dell’ARS [Formica Santi (€ 729.877,88), Dina Antonino (€ 729.877,88), Basile Giuseppe (€ 729.877,88), Costa David Salvatore (€ 729.877,88), Arcidiacono Giuseppe (€ 729.877,88), Confalone Giancarlo (€ 729.877,88), Moschetto Angelo Stefano (€ 729.877,88)].

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