Tortorici (Me): gli ultimi comizi prima di Pasqua

Fra colpi di cannone e fucilate, piazza Faranda a Tortorici è diventata un campo di battaglia in vista delle prossime elezioni amministrative del 28 aprile. Dal palco durante i comizi dei tre candidati a sindaco: Maurilio Foti, Emanuele Galati Sardo e Antonio Paterniti Mastrazzo, c’è chi ha attaccato e chi ha difeso la propria vita privata. Non sono mancate, infatti, stoccate personali fra i vari candidati delle tre liste in corsa per le amministrative.

E’ entrata nel vivo la campagna elettorale nel centro nebroideo. Prima della pausa durante le festività pasquali, i cittadini hanno potuto assistere sia in piazza che nelle numerose borgate che costellano il centro nebroideo, ai comizi dei tre candidati a sindaco e nelle tre liste.

“Mi devo ripresentare e lo faccio con gioia – ha detto il candidato Maurilio Foti – legalità, trasparenza, correttezza amministrativa, spirito di ingegnosità sono i punti cardine per una Tortorici nuova, attiva, competitiva. La politica è vedere oltre, sognare, ma non con la testa in aria e penso al traforo di San Pietro. Se arriverò al comune farò una prima delibera che farà parlare i giornali, ma non ve la dico altrimenti me la copiano – ha aggiunto riferendosi al recupero delle nocciole”. Foti nel corso del suo comizio ha rivendicato il finanziamento dell’elipista con decreto del governo Berlusconi e altre opere realizzate e poi passate nel dimenticatoio tipo il recupero del Mulino Ferrera”.

Antonio Paterniti Martello, presentandosi come la novità di queste elezioni, pur rimanendo la continuità dell’amministrazione uscente guidata da Carmelo Rizzo Nervo, ha puntato l’attenzione sulla difesa dell’acqua pubblica, la realizzazione dell’elipista. “Battaglie della politica – ha detto – devono essere l’acqua, la sanità, il tutto con la massima trasparenza e con la collaborazione con ogni singolo cittadino. Tutti sanno che in questi due anni da vicesindaco mi sono dato da fare al 100% delle mie possibilità e sicuramente non è il mio caso quello di rubare uno stipendio perché io dello stipendio non me ne faccio nulla a differenza di altri”. Paterniti ha ribadito che il PRG è pronto per la firma del decreto assessoriale e che per quanto riguarda la CUC è già una realtà in quanto l’amministrazione ha già deliberato in merito.

Differenziata e pagamento delle tariffe in base al consumo, riqualificazione del centro storico, valorizzare l’ambiente e puntare anche al turismo per creare posti di lavoro. Questi i punti cardine del programma presentato da Emanuele Galati Sardo che aggiunge: “Non si devono abbandonare le cose che sono state fatte dalle precedenti amministrazioni, le cose fatte bene vanno sempre salvaguardate, anche se realizzate da avversari politici. Gli amministratori, inoltre, hanno l’obbligo di cercare occupazione che deve essere stabile. Dobbiamo dare concretezza, sicurezza e stabilità, altrimenti sarà troppo tardi e tutti andranno via. Aggiungo che io voglio rimanere in questo paese e vorrei creare le condizioni affinché rimangano anche i miei figli e combatterò per questo”. Galati ha anche ricordato come il PRG sarebbe fermo a Palermo solo per una firma assessoriale ormai da più di cinque anni.

Fino al prossimo martedì sarà sotterrata l’ascia di guerra e i microfoni resteranno spenti per riaccendersi dopo le festività pasquali. La conta di feriti e morti si conterà all’indomani dello spoglio elettorale.

 

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