Comiso (Rg): asilo comunale con problemi strutturali, bambini trasferiti

La prossima settimana i 40 bambini che frequentano l’asilo comunale Mazzini di Comiso saranno trasferiti nel plesso Saliceto dove sono già disponibili auto. La decisione è stata necessaria per la presenza di seri problemi strutturali.

“Era ora che si mettesse in sicurezza una struttura scolasticha che, fino ad oggi, non era mai stata oggetto di sopralluoghi e verifiche strutturali. I danni sono seri – dichiara il sindaco, Maria Rita Schembari – ma fortunatamente siamo intervenuti in maniera tempestiva per la salvaguardia dei nostri bambini”.

“Pare che in passato – ha proseguito il Sindaco – fossero state fatte alcune segnalazioni su lesioni nella struttura scolastica realizzata alla fine degli anni ’70. Di fatto però, non è stato effettuato alcun sopralluogo o alcun intervento per la reale messa in sicurezza. In questi giorni però, ci è stata segnalata una lesione profonda e preoccupante che ha indotto le maestre dell’asilo Mazzini a lanciare l’allarme.

Intervenuti prontamente, ci siamo resi conto grazie al sopralluogo di una agenzia specializzata, che è in atto una sorta di cedimento del terrapieno su cui è costruita tutta la scola materna. Naturalmente mi sono attivata immediatamente per far si che i 40 bambini vengano trasferiti in un’altra struttura e che da domani la scuola intanto venga chiusa, approfittando dei due giorni festivi.

Nel pomeriggio di oggi – ha continuato la Schembari – incontrerò le mamme dei bambini del Mazzini, per spiegare quali siano le motivazioni del trasferimento e dove verranno alloggiati i bambini. Devo inoltre ringraziare la dirigente scolastica del plesso Saliceto, la dott.ssa Giovanna Campo e la fiduciaria del plesso, Rosaria Giannì che, appena ricevuta la mia richiesta, ha subito predisposto due aule per accogliere i bambini dell’asilo. Stiamo operando per non arrecare il minimo disagio sia ai bambini, sia alle famiglie. Come sempre – ha concluso il sindaco – siamo molto attenti e solleciti ad intervenire soprattutto quando si tratta della sicurezza dei bambini e degli alunni delle scuole di competenza comunale. E forse con un po’ più di attenzione da parte di chi mi ha preceduto, oggi non saremmo arrivati a questo livello di gravità, peraltro segnalata da tempo”.

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