Caltanissetta: maltratta una beccaccia ferita e le fa un video

 

Un cacciatore social ha prima ferito una beccaccia e poi le ha fatto un video mentre stava agonizzando. Nel video segnalato al WWF della Sicilia centrale l’uomo si prendeva gioco dell’animale, la scherniva e umiliava fino a ridicolizzarla per farne oggetto di un sadico e sprezzante divertimento.

La beccaccia ferita dal cacciatore della provincia di Caltanissetta probabilmente è stata colpita non in zone vitali e non poteva più volare o tantomeno scappare. L’attendeva una lenta agonia tra atroci sofferenze. Tutto contro l’etica del cacciatore che dovrebbe risparmiare sofferenze inutili agli animali uccisi a cui andrebbe dato il colpo di grazia.

La povera beccaccia nel video si trova in uno stato psicologico terribile. È spacciata, ma con le ultime forze rimastegli cerca disperatamente la salvezza applicando una strategia difensiva che molti animali adottano per difendersi dai predatori: la tanatosi. Dal video si evince che la Beccaccia si blocca ed irrigidisce tutto il corpo per simulare uno stato di morte.

In quel momento il cacciatore, invece di porre fine all’inutile strazio con un gesto compassionevole, ne approfitta per improvvisare uno sketch di dubbia comunità. Scimmiottando uno dei numeri di Giucas Casella fa finta di “ipnotizzare” la Beccaccia e si vanta di tali poteri. Con la complicità di un amico che lo filma, ironicamente dice nel video. “a questo punto non c’è manco più bisogno di andare a caccia con i fucili” e inizia a ridere, lasciando l’animale agonizzante disteso sul cofano di un’automobile.

Il video è stato segnalato al WWF “perché rappresenta un inaccettabile esempio di arroganza e prepotenza dell’uomo sugli altri esseri viventi. Speriamo che il cacciatore protagonista rifletta su ciò che ha fatto, chieda scusa alla natura e appenda la doppietta al chiodo”.

La stagione venatoria in Sicilia terminerà il prossimo 31 gennaio. Il WWF Sicilia centrale rivolge ancora una volta l’appello ai cittadini più sensibili a segnalare qualsiasi illecito a danno della fauna e dell’ambiente contattando l’associazione stessa.

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