Vittoria (Rg): gli studenti interrogano la sanità

Parte da Vittoria, nel ragusano, un’iniziativa che coinvolge scuola e mondo della sanità, due assi portanti del sistema Italia, molto spesso misconosciuti, poco considerati, afflitti da mille problemi. L’iniziativa, una “piattaforma di riflessione” per migliorare le prospettive di vita delle nuove generazioni, è stata promossa e ideata dall’associazione Belle e buone arti, l’Italia delle eccellenze e organizzata dall’associazione “One day at time aps Giovanni Lo Magno”, fondata da Maria Antonella Magrì e Rosario Lo Magno, genitori di Giovanni Lo Magno, un ragazzo sedicenne, morto due anni fa,dopo aver lottato per quattro anni contro la malattia.

Ha collaborato all’organizzazione, il comitato Vittorio Dona, con l’adesione dei Soroptimist Vittoria, Inner Wheel, Fidapa Italy e associazione sportello ascolto donna. A presentare la giornata è stata la giornalista Sonia Iacono.

Il premio Aureum school, sezione Aureum salute, è stato assegnato a due operatori d’eccellenza del mondo della sanità siciliana e ad un giovane ricercatore. Il premio è andato al giovane comisano Fabio Gurrieri, neo laureato in biotecnologie farmaceutiche, che ha vinto una prestigiosa borsa di studio Erasmus+ nell’ambito della ricerca oncologica a Rotterdam, dove si specializzerà nello sviluppo di organoidi a livello dei tumori gastrointestinali e fegato.

Il premio è stato consegnato da Biagio Tinghino, presidente del comitato Vittoria Dona e Salvatore Sallemi, general manager di Sallemi carburanti, sponsor principale dell’evento.

Il premio Aureum salute, invece, è andato ad Andrea Di Cataldo, professore associato di pediatria dell’università di Catania, direttore dell’unità operativa di diagnosi e terapia dei tumori pediatrici del policlinico di Catania “per l’impegno professionale e scientifico nella cura delle patologie tumorali di bambini e adolescenti e la costante e premurosa vicinanza ai loro familiari”. A consegnare il premio sono stati Maria Antonella Magrì e Rosario Lo Magno, fondatori dell’associazione “One day at time aps Giovanni Lo Magno”.

Premio Aureum salute per Stefano Cordio, direttore dell’unità operativa complessa di oncologia medica dell’ospedale Maria Paternò Arezzo – Ragusa “per la cura” – come parola del cuore – dedicata al paziente, prima di tutto come persona, con professionalità e preparazione di eccellenza”. A consegnare il premio sono stati due pazienti. Nancy Schilirò della SAllemi Carburanti e Tiziana Toffolo, riconoscenti per la vittoria ottenuta contro il tumore, grazie alle cure del dottor Cordio e del suo staff.

A segnare il leitmotiv della manifestazione è stato il ricordo di don Lorenzo Milani, nell’anno del centenario. La docente Adriana Minardi ha ricordato il motto I CARE, che fu il simbolo della Scuola di Barbiana.

Momento centrale il dialogo tra studenti e medici su welfare e sanità a misura dei più giovani; diritto alla salute, stare bene a scuola e consumo consapevole. Un gruppo di alunni dell’Istituto superiore Mazzini, Giovanni Mannelli, Leandra Galesi, Lorenzo Barravecchia, Maria Chiara Nicastro, Alberto Cocchiara, Manar Hahri, Giovanni Messina e Klizia Rivillo hanno animato il dibattito. Ne è emerso uno spaccato di grande attualità sulla situazione sanitaria in Italia: la ricerca medica e le nuove prospettive, le carenze del sistema sanitario le insufficienze di medici e personale sanitario e di strutture e prassi sanitarie che permettano di valorizzare al meglio le grandi professionalità mediche del nostro paese al servizio della salute. Stefano Cordio, Andrea Di Cataldo, la nutrizionista Marika Gurrieri e Orietta Bertuna, del Dipartimento di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Catania.

“La 1° edizione “Aureum School 2023” – dichiarano i promotori – ha come finalità il riposizionamento del nostro abitare il mondo, nella prospettiva milaniana del prendersi ‘CURA’ di noi, della nostra salute mentale e fisicavripartendo dalla scuola, Un maggiore impegno quindi per creare una società più sana (intesa anche come salute), più equa, più etica, più valoriale, a misura delle nuove generazioni”.

A conclusione, è stato lanciato un appello finale alle istituzioni dei promotori dell’iniziativa. La richiesta è di “abbinare agli ambulatori di oncologia già esistenti degli ambulatori di oncologia pediatrica, oggi totalmente assenti, opportunità questa – anche come servizio di prevenzione e a costi limitatissimi – che aiuterebbe migliaia di famiglie ad evitare i costosi percorsi di strutture adeguate per i propri cari, sempre più frequenti e già tristemente famosi come “viaggi della speranza”.

L’appello è stato lanciato alla presenza del direttore amministrativo dell’ASP di Ragusa, Salvatore Torrisi e del sindaco Francesco Aiello, che hanno portato i saluti delle due istituzioni.

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