GM: guerra in Ucraina e biolaboratori, intervista al giornalista Franco Fracassi

Dopo aver conversato con la dottoressa De Mari e con l’ingegnere Franco Valenti, alla nostra rubrica “Generazione Metaverso”, condotta da Nancy Calanna, è intervenuto il giornalista d’inchiesta Franco Fracassi. Con lui si è parlato della guerra tra Russia e Ucraina. La guerra per l’Occidente è scoppiata nel 2022, precisamente il 24 febbraio, in realtà le sue radici affondano 8 anni prima con la guerra nel Donbass.

In questa intervista Fracassi racconta i retroscena di questa guerra e le scelte dei Paesi di armare o meno l’Ucraina. “Sembra di stare nel 1914 – dice Fracassi – quando c’è l’euforia della guerra e non si sta capendo che in Ucraina ci sono dei massacri. Sono le stesse truppe ucraine che vengono mandate al massacro contro l’esercito russo. In questo anno di guerra (da fonti ucraine che tendono a minimizzare) sono morti troppi soldati. L’Europa aveva il potere di fermare la guerra, ma adesso succederà ancora peggio”.

All’orizzonte si profila il rischio concreto di una guerra nucleare.

Non solo, si è parlato delle sanzioni dell’Europa alla Russia concordate a dicembre del 2021 con gli Stati Uniti d’America prima ancora della guerra.  Nell’intervista, Fracassi  punta il dito contro l’America di Biden che sta portando la grande potenza mondiale a fare guerre in ogni parte del mondo.

Si è parlato anche di biolaboratori che potrebbero nascere qui in Italia e c’è il rischio che il nostro Paese diventi una nuova Whuan.I biolaboratori militari dell’USA che c’erano in Ucraina arriveranno nel nostro Paese? Si sta cercando di fermarli. Il primo bio laboratorio che vogliono realizzare sarà a Pesaro. Qui si dovrebbero fare degli esperimenti “su virus e batteri pericolosi per gli esseri umani” in una zona molto a rischio anche dal punto di vista ambientale.

Per dire no alla realizzazione del biolaboratorio, il primo maggio si sta organizzando una manifestazione di protesta a Pesaro. Sarà una manifestazione trasversale, non conteranno i partiti, ma “soltanto impedire questa follia” dice Fracassi.

Franco Fracassi, figlio d’arte (il padre Claudio è un giornalista) è un reporter esperto di geopolitica e comunicazione. Ha mosso i primi passi nel giornalismo nel 1988 lavorando per testate italiane ed internazionali. Per sedici anni è stato inviato di guerra (Bosnia, Kosovo, Angola, Iraq, Afghanistan, UCraina) e ha svolto inchieste su corruzione, mafia, terrorismo e servizi segreti. Molte delle sue inchieste si sono trasformate in libri o in film, alcuni dei quali hanno riscosso ottimo successo di pubblico e di critica, vincendo premi in tutto il mondo.

Ha diretto ben 15 documentari d’inchiesta di cui è stato anche il produttore oltre che l’autore e il regista, e tutti sono stati distribuiti in Italia e all’estero. Tre di questi sono arrivati alla finale del premio “Ilaria Alpi”, uno è stato in concorso al festival di Berlino vincendo il nastro d’argento come miglior documentario italiano, un altro è stato visto in 87 paesi da oltre 250 milioni di persone e un altro ancora ha vinto il premio come miglior documentario di tutta EUropa e Asia. Come scrittore Fracassi ha al suo attivo 28 libri tra cui 21 di inchiesta (anche storica), un libro di viaggi, tre fotoreportage, un libro di favole, una collana di storia e un atlante geografico. Da fotografo ha pubblicato su alcune delle principali testate internazionali partecipando per tre volte al World press photo. Ha iniziato ad insegnare nel 1998 tenendo corsi e master per scuole, università e scuole post universitarie, tenendo anche conferenze in tutto il mondo.

 

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