Ragusa: i giovani talenti di Hack Your Talent realizzano un progetto per i non vedenti

Un progetto dedicato ai non vedenti che sfrutta l’intelligenza artificiale e software che elabora gli spazi in tempo reale ha vinto il premio di quest’edizione di Hack your talent. A vincere è stato il team Oblivion. Tra i progetti anche idee innovative per migliorare la città e l’ambiente.

C’è stato chi ha immaginato di digitalizzare gli armadi così da ottenere consigli da un’intelligenza artificiale che suggerirebbe il miglior outfit anche in base al meteo, e chi invece ha pensato di migliorare la fruibilità museale proponendo ai visitatori la creazione di NFT personalizzati dalle opere d’arte.

E ancora, alcuni giovani hanno immaginato di trasformare l’energia cinetica dei macchinari delle palestre in elettricità e altri invece hanno proposto una soluzione unica per la gestione degli strumenti smart di casa.

Insomma, tante idee, passione e inventiva e soprattutto voglia di mettersi in gioco. Questo e non solo è stata la seconda edizione di Hack your talent, l’evento di no-stop hacking che ha visto impegnati per tre giorni consecutivi oltre 100 ragazzi delle quarte e quinte degli istituti superiori di Ragusa, pronti a misurarsi nella gestione di strumenti di pianificazione strategica, come un business plan, proponendo una loro idea in grado di migliorare il nostro mondo.

Divisi in 12 team, i giovani hanno avuto la possibilità di confrontarsi con i mentor, docenti o rappresentanti delle aziende partner del progetto, che hanno potuto consigliare al meglio i ragazzi. Tanto impegno alternato a divertimento, il tutto colorato da uno spirito di competizione e con tre macro aree di intervento o challenge: Hack the city ( per progetti dedicati alla città), Hack the future, per idee proiettate nel futuro e Hack the system, per progetti che interessano l’ambiente. Una tre giorni intensa ma che ha visto un interesse notevolmente aumentato rispetto alla prima edizione e che, spinta da un gruppo di imprese volte sempre al futuro, ha regalato un’esperienza unica a tutti coloro che hanno deciso di partecipare. A vincere questa seconda edizione sono stati i componenti del team Oblivion formato da Isidoro Guastella, Samir Aouinette, Giuseppe Occhipinti, Nicolò Giacalone, Francesco Rosa, Adriana Leggio e Ginevra Longo con il loro progetto “Get sight- power the light”. La giuria di Hack your talent ha voluto premiare il coraggio dimostrato dai giovani che hanno incentrato la loro idea di progetto su un dispositivo dedicato al miglioramento della vita di chi soffre di disturbi legati alla vista. È stato ipotizzato un software che, dotato di un’intelligenza artificiale e di telecamere speciali, integrato all’interno di semplici occhiali, può calcolare autonomamente la distanza tra chi usa gli occhiali e tutto ciò che lo circonda, lanciando segnali acustici in caso di avvicinamento o pericolo.

Al secondo posto è stato premiato il team Next_Gen e il loro progetto EcoAlgae. Il gruppo, formato da Gabriele Piccitto, Giuseppe Fratantonio, Stefano Carcione, Domenico Ezio Mancini, Christian Giunta, Silvia Carbonaro e Davide Caruso (liceo classico Umberto I, liceo scientifico Fermi e Itis Majorana), ha anche ricevuto la menzione speciale come miglior idea appartenente alla challenge Hack the System per la sostenibilità ambientale. Il progetto EcoAlgae consiste nella produzione di alghe in zone ad alto rischio di desertificazione con tecnologie totalmente green. La coltivazione di alghe infatti necessita di poca acqua che può essere utilizzata più e più volte e inoltre, grazie all’utilizzo di fotobioreattori verticali di nuova concezione, si aumenterebbe notevolmente la capacità produttiva senza consumare ulteriore suolo.

Terzi classificati sono stati invece Vincenzo Cafiso, Giovanni Distefano, Federico Guastella, Davide Avola e Simone Campo del team Mindset (Itis Majorana) e il loro progetto MindBody Assist: un modo tutto nuovo di immaginare l’utilizzo delle tute sensoriali e della realtà virtuale in grado di aiutare specialisti della medicina nel loro operato. Un aiuto concreto per psicologi e fisioterapisti ma che, con sviluppi efficaci, non è difficile immaginare anche utilizzato in altri settori della medicina. Oltre al podio della manifestazione, e alla luce dell’ottimo livello di tutti i dodici progetti presentati, la giuria ha deciso di premiare anche altri team che si sono distinti per le loro idee. Al team Mercury formato da Bruno Canzonieri, Francesco Arezzo, Salvatore Longo, Matteo Cianchino, Lorenzo Lia e Andrea Vitale, e al loro progetto Food Genius è stata riconosciuta la menzione speciale popolare. La loro idea è quella di creare una dispensa digitalizzata partendo dagli scontrini della spesa per avere tutto sempre sotto controllo e poter condividere informazioni con specialisti della nutrizione.

Al team Abstract è andata invece la menzione speciale di Hack the Future, come il progetto che si è spinto più avanti. I giovani Giuseppe Scribano, Isabella Grasso, Federico Ferraro, Giovanni lissandrello, Giovanni Migliore, Diego Cannizzo e Lorenzo Trapani, hanno presentato la loro idea nominata Projet Alice: un ambiente virtuale creato, pensato e gestito interamente dalla nostra mente sfruttando elettrodi esterni che raccolgono impulsi del nostro cervello. La menzione speciale della challenge Hack the City è stata invece assegnata al team White Wolves e la loro stravagante ma anche funzionale idea di Discoteca Sostenibile.

Il gruppo formato da Martina Nasello, Marco Guastella, Rildi Sojati e Vincenzo Giannone, ha immaginato la creazione di una discoteca con pavimenti smart in grado di trasformare l’energia cinetica di chi balla in energia elettrica. Un progetto green che punta anche all’eliminazione dell’utilizzo della carta all’interno della discoteca e un sistema di premi per chi ha ballato di più ed ha dunque prodotto maggior energia. Anche la seconda edizione di Hack Your Talent è stata possibile grazie ad una sinergia tra aziende ragusane che poche altre volte si è vista. Un legame che, nato per creare un sistema virtuoso tra imprese e scuole, può svolgere un ruolo importante anche nel contribuire al futuro della nostra città. Alle aziende che hanno lanciato la prima edizione, cioè Ricca IT, eVision, Sikuel assieme alla Banca Agricola Popolare di Ragusa, quest’anno si sono aggiunte anche altre importanti aziende, soprattutto del polo informatico ibleo, che hanno sposato con passione l’evento: Argo software, Elettrosystem, Intrapresa, LBG Sicilia, Formability, Visual Software, Mosaicoelearning, Nova Quadri. E assieme a loro anche il Comune di Ragusa, rappresentato dal sindaco Peppe Cassì, dall’assessore Giovanni Iacono e dal delegato politiche giovanni Simone Digrandi, in applicazione del “patto educativo di comunità” sottoscritto con vari istituti scolastici: Liceo scientifico “Fermi”, I.I.S.S. “Vico-Gagliardi-Umberto I°”, I.T.C. “Besta”, I.I.S.S “Ferraris”. Dopo gli ottimi riscontri, i numerosi ospiti, tra cui il robot umanoide Piccolo Paul nell’ambito del progetto Rotary Club Distretto 2110 Sicilia Malta e per la prima volta una sezione dedicata ai bambini delle elementari grazie alla collaborazione con Next School, si sta già lavorando alla prossima edizione di Hack Your Talent. Per restare aggiornati è possibile seguire il sito web www.hackyourtalent.it e i canali social.

 

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