Torregrotta (Me): lo chef Geraci l’unico messinese in gara al premio “Italia a tavola”

Lo chef Giuseppe Geraci del ristorante Modì di Torregrotta, nel messinese, è l’unico concorrente messinese in gara per il “premio Italia a tavola – personaggio dell’anno dell’enogastronomia e dell’accoglienza”. Il premio, giunto alla quindicesima edizione, il 13 marzo prossimo vedrà trionfare un leader per ogni categoria: cuochi, pizzaioli e panificatori, pasticceri, sala e hotel, barman, opinion leader.

Il sondaggio era partito il 30 gennaio e si svolgerà in tre fasi. Si potrà votare per il primo turno fino alle 12.00 del 20 febbraio. Chiunque avrà la possibilità di esprimere le propre preferenze sul sito www.italiaatavola.net tra i 36 candidati di ciascuna categoria, in gara per conquistare il titolo di “Personaggio dell’annot”. Tra loro c’è lo chef Giuseppe Geraci che afferma. “per il secondo anno sono stato selezionato da Italia a tavola ed ogni volta è una sorpresa bellissima. Sono orgoglioso di rappresentare il mio territorio all’interno di questo contest ed essere in gara al fianco di colleghi veramente importanti come Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo. Questo rende la sfida ancora più bella”.

Per Giuseppe Geraci è l’inizio di un altro anno magico, dopo quello appena trascorso che ha visto il ristorante Modì fra i 50 migliori ristoranti d’Italia nella prestigiosa guida 50 top Italy 2023. Il Modì ha conquistato il 21° posto su 50 nella sezione Cucina d’autore grazie al grande lavoro di squadra fatto in cucina da Geraci e in sala dalla compagna Alessandra Quattrocchi, padrona di casa e sommelier, grazie alla quale nel 2022 Modì ha conquistato il “Best of Agrodolce 2022” per il miglior servizio dell’anno.

Una squadra forte e appassionata nella vita e nel lavoro, quella formata da Alessandra e Giuseppe che si sono conosciuti sui banchi di scuola e non si sono mai più lasciati. La loro vita nel mondo della ristorazione è iniziata, infatti, da giovanissimi, poco più che ventenni. Guidati da una sana voglia di fare, sostenuta da una innata curiosità e da un pizzico di incoscienza,  a 22 anni hanno deciso di dare vita al loro ristorante, consolidando la loro unione anche sul lavoro. Nell’ottobrel del 2011 è nato Modì, che Giuseppe ha voluto fosse a Torregrotta, il suo paese di origine, quello su cui scommettere.

Un ambiente raffinato dai toni caldi accoglie gli ospiti che, in estate, possono godere di una splendida terrazza panoramica con vista sulle isole Eolie, che sono fonte di ispirazione per lo chef. L’influenza dell’arcipelago eoliano che ha dato i natali ad Alessandro Quattrocchi è, infatti, ben presente nella sua cucina che trae ispirazione da antiche ricette tipiche delle famiglie eoliane per trasformarsi in piatti contemporanei dai sapori ben definiti.

Un territorio, quello di Torregrotta, che Alessandra e Giuseppe sono riusciti a valorizzare grazie al loro lavoro e che è diventato metà di turismo enogastronomico, al pari della vicina Milazzo. Il Ristorante nel 2019 è stato premiato come miglior ristorante “Best in Sicily” da Cronache di gusto. È entrato a far parte della famiglia de “Le soste di Ulisse” e da anni è presente nelle principali guide di settore, quali Michelin, Gambero Rosso, l’Espresso, Top 50 Italy.

Lo chef Geraci, originario di Torregrotta, classe 1989, inizia giovanissimo la sua gavetta come aiuto cuoco. Completati gli studi come tecnico di impresa turistica prima e all’istituto alberghiero poi, decide di aprire il suo di ristorante perché non vuole scendere a patti con una ristorazione generica, con quella che, nel frattempo, si era trasformata da compagna dei banchi di scuola in compagna di vita: Alessandra Quattrocchi.

“Non ho avuto grandi maestri – dice Giuseppe – ma non smetto mai di studiare e aggiornarmi. Ciò che porto ogni giorno con me in cucina è la voglia di far scoprire ai miei ospiti attraverso i piatti lo straordinario territorio nel quale si trova il nostro ristorante e per questo, tutte le volte che è possibile, scelgo materie prime di produttori locali che per me è una sfida sociale oltre che gastronomica”.

Alessandra Quattrocchi, compagna di vita dello chef, anche lei 34 anni, gestisce e coordina la sala del ristorante Modì e ne cura la cantina con circa 500 etichette. Originaria dell’isola di Salina, una delle Eolie, ha iniziato a lavorare nella ristorazione a 13 anni e sapeva già che non l’avrebbe mai più abbandonata. Frequenta l’istituto tecnico dell’impresa turistica di Milazzo e ben presto si appassiona al buon bere miscelato, nel 2008 frequenta i corsi Aibes, partecipando anche ad un concorso regionale.

Sono gli anni di apertura di Modì e l’obiettivo di Alessandra è quello di offrire ai suoi ospiti un’accoglienza calda e professionale creando una perfetta armonia tra sala e cucina. Intanto, l’amore per il vino prende sempre più spazio e Alessandra frequenta i corsi AIS (associazione italiana sommelier) conseguendo il titolo finale di sommelier e viene selezionata per il concorso Bonaventura Maschio. Ma questo per lei è solo l’inizio “Il mondo del vino è infinito – dice – in continua evoluzione e proprio per questo ho sempre sete di crescere e imparare”. A maggio del 2019 ha vinto la selezione sud del premio Emergente sala e nel 2022 ha conquistato il Best of Agrodolce 2022.

 

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