Roma: a Giuseppe Antoci premio internazionale “Valore coraggio”

Il premio Valore coraggio è stato consegnato a Roma a papa Francesco, al già commissario del parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, a Gohar Eshgi e all’ambasciatore Zazo. Il premio è stato consegnato al Campidoglio. Premiate anche altre personalità per le loro azioni meritorie. Un premio dedicato a chi si distingue per azioni meritorie ed è patrocinata dal senato della repubblica, dal comune di Roma e dall’Unesco.

“Una manifestazione all’insegna della legittimazione del coraggio inteso come forma solidale di considerazione umana e del valore come finalità unica dell’essere umano – afferma Sergio Marini, presidente della fondazione Italia sostenibile che ha promosso il premio – un’ambizione ben lontana dalle dinamiche dei nostri tempi in cui potere, denaro e valorizzazione dell’effimero sono le basi su cui vengono costruite le fondamenta malsane di ciò che non lascia tracce benevole”. La selezione dei premiati è stata affidata a diverse giurie, per i diversi ambiti “Cultura e creatività”, “Economia e impresa”, “Società e comunità” e al riconoscimento “premio speciale”.

Il primo ad essere premiato è stato il papa Bergoglio il quale ha ricevuto in Vaticano il riconoscimento e ha risposto con un messaggio: “ringrazio vivamente per il gesto, per la sensibilità e per le espressioni di affetto”.

Oltre all’ambasciatore Zazo e al reperter Sorbi, testimoni coraggiosi del massacro ucraino, ha ritirato il premio l’iraniana ottantenne Gohar Eshghi, che ha sfidato il regime strappandosi il velo, continuando ad incitare alle proteste.

Premiato anche il siciliano Giuseppe Antoci che, come presidente del parco dei Nebrodi, si è battuto contro la mafia nell’agricoltura subendo varie. “E’ per me un grande onore ricevere questo riconoscimento – dichiara Antoci – che mi sento di condividere con chi ogni giorno, nel silenzio, lotta contro le mafie. Insieme possiamo batterli”.

Premiati anche i sindaci dell’area del sisma nell’Italia centrale Michele Paniconi e Leonardo Ranalli che, insieme ad altri colleghi, ad imprese e cittadini hanno creato una rete di comunità di energia rinnovabile; la giornalista Fiamma Satta, che lavora inchiodata alla sua sedia a rotelle; Isabella Rossellini, per la sua lotta contro le molestie sessuali e la difesa degli animali; Giampaolo Nicolasi, della comunità Incontro, per la lotta alle tossicodipendenze; Franco e Andrea Antonello, padre e figlio, impegnati contro l’autismo arrivando al documentario “Se ti abbraccio non aver paura” e poi eroi della vita quotidiana come Martina Nonni e Paolo Cetorelli, rispettivamente cassiera e titolare di  supermercato,perl a dedizione e solidarietà durante la pandemia. Infine, un premio alla memoria per il giornalista Amedeo Ricucci, recentemente scomparso, che ha raccontato tante guerre con coraggio.

A consegnare i premi sono state tante personalità delle istituzioni e del mondo culturale, tra gli altri il vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani e il ministro per le riforme Elisabetta Alberti Casellati.

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