Messina: festa del tricolore a palazzo Zanca

Un nuovo risorgimento per trasmettere i valori indissolubili del nostro tricolore ai giovani”. Così il cavaliere Pietro Bongiovanni, presidente regionale e provinciale dell’Ancri di Messina che ha concluso: “la nostra bandiera rappresenta l’unità nazionale e oggi ho percepito la volontà di operare insieme per conoscere meglio i nostri valori, diffonderli e fortificarli”.

Il seminario si è svolto in un gremito salone delle “bandiere” di palazzo Zanca, sede del comune di Messina, in occasione della 226esima festa del tricolore, organizzata dall’Ancri con il patrocinio del comune di Messina. L’inno nazionale ha anticipato i saluti istituzionali che sono stati dati da Federico Basile, sindaco di Messina e dalla principessa Elena D’Assia.

Il viceprefetto Carmelo Musolino e il cavaliere Bongiovanni sono intervenuti per i saluti e per dare il giusto risalto all’evento. Il coordinatore, commendatore Corrado Savasta, ha aperto i lavori con un suo contributo e dato la parola al professore Santi Fedele dell’università di Messina, storico del Risorgimento, che ha relazionato sull’attualità dei valori universali del risorgimento italiano e la nsotra Costituzione, evidenziando in particolare “la laicità dello Stato è il rispetto di tutte le fedi come spazio condiviso e sicuro assieme alla libertà di pensiero e di stampa sono principi fondamentali della nostra nazione”.

Il professore Felice Antonio Costabile dell’università mediterranea di Reggio Calabria, senior ordinario di diritto romano, senior rettore rei gerendae causa, ha trattato l’argomento sull’eredità di Roma nella rivoluzione francese e nel risorgimento italiano, evidenziando i valori della laicità del nostro paese, elemento importante vista la crescita della multi etnicità”.

Antonino Mazza Labboccetta, professore di diritto amministrativo all’università mediterranea di Reggio Calabria, ha tracciato la storia amministrativa tra Regno d’Italia e repubblica italiana tra continuità e cesure, soffermandosi sulla nostra caotica legislazione che consente ai potentati di sfruttarla al meglio proteggendo i loro interessi”. L’intervento conclusivo del tenente colonnello Corrado Di  Bartolo, ha ricordato il significato e i valori del tricolore nell’ambito delle forze armate. “Le nostre bandiere rappresentano la continuità ideale, con chi ci ha preceduto, perché anche oggi come ieri sussiste l’esigenza di stringerci a coorte con le nostre bandiere, consapevoli che gli ideali dei padri fondatori del nostro risorgimento sono attuali in una società che guarda al domani, con una visione ben radicata al passato”.

A seguire si è svolta la consegna della bandiera dell’associazione nazionale combattenti e reduci di Roccalumera intitolata al tenente medico Pietro Mastroierni. Il presidente, Salvatore Brancatelli e il consigliere nazionale Vincenzo Randazzo, hanno passato in consegna il tricolore nelle mani della dottoressa Beatrice Mastroieni, presidentessa della sezione di Roccalumera. Le conclusioni sono state curate dal moderatore Savasta che ha fatto sintesi dell’evento e ringrazio tutti per la perfetta organizzazione, che ha ricevuto importanti sinergie dall’associazione nazionale combattenti e reduci di Messina, dal gruppo alpini di Messina e dall’importante supporto delle associazioni combattentistiche e d’arma.

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