Vittoria (Rg); gli studenti del Fermi in Romani per un melting pot

“Un’esperienza intensa e di alto valore formativo”, così gli studenti dell’Istituto Superiore ‘E. Fermi’ di Vittoria di ritorno dalla Romania per l’Erasmus plus “Mobile Apps And Google Tools in Formal School Education”.

Insieme ai loro docenti Vecchio, Virgadaula e Russo e alla Dirigente Scolastica Prof.ssa Rosaria Costanzo, sono stati ospiti del ‘Ministerul Educatiei Liceul Technologic di Horea’.

A partecipare 36 rappresentanti provenienti da scuole di tre Paesi diversi. Un’occasione per conoscersi, un’opportunità per scambiare tantissime nuove idee e per acquisire maggiori competenze. Studenti e docenti sono stati coinvolti nell’approfondimento dell’utilizzo delle nuove app nella didattica, iniziando da Padlet per, poi, proseguire con altre Learning app tra le quali Wordwall.

L’Istituto Superiore ‘E. Fermi’ di Vittoria continua a portare avanti progetti che vedono protagonisti i giovani e il loro processo di apprendimento-acquisizione attraverso i metodi più innovativi.

“L’obiettivo -evidenzia la Dirigente Scolastica Costanzo- è quello di far conoscere ai nostri allievi altri contesti didattico-formativi, mostrare loro altre realtà con le quali confrontarsi. Credo fermamente -prosegue la Costanzo- nell’importanza di dare ai discenti la possibilità di viaggiare, conoscere, imparare, al di là del progetto in sé, già intriso di particolari innovativi per quanto concerne i nuovi metodi di insegnamento. Attraverso i progetti Erasmus + i nostri studenti superano i confini nazionali, si aprono a nuove sfide. Questo si traduce in una crescita personale che non potrà eguagliare alcuna lezione frontale, nonostante anche queste siano indispensabili. Cambia il mondo, cambiamo noi e non possiamo non tenere in alta considerazione la necessità che il melting pot socio-linguistico-culturale nel quale sono immerse le nuove generazioni abbia bisogno di risposte da parte delle istituzioni scolastiche per potere raggiungere gli obiettivi prefissati.

Partecipare attivamente a questo tipo di progetti va incontro al bisogno intrinseco della scuola stessa di confronto con altre realtà. Occasioni essenziali affinché al nostro rientro si possano favorire nuovi ambienti di apprendimento. La scuola non può farne a meno, gli studenti ce lo chiedono e con loro le famiglie. Non posso che dirmi entusiasta -conclude- di questa esperienza condivisa con i docenti e gli allievi e ringrazio loro e i nostri partner europei della preziosa occasione d’incontro. L’auspicio è di continuare  a poter dare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze occasioni sempre più importanti per la loro crescita e i loro studi.”

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