Catania: continuano i controlli degli agenti a Librino

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche e lavoro in nero. Sono questi i reati accertati dagli agenti della questura di Catania che hanno effettuato dei controlli nel popoloso quartiere di Librino.

In un villaggio all’interno dell’oasi protetta del Simeto sono stati sorpresi due soggetti: un elettricista e il custode del villaggio, senza contratto di lavoro entrambi, intenti a gestire illegalmente rifiuti speciali pericolosi derivanti dalle opere di manutenzione della struttura, in particolare materiale elettrico, di risulta e ferroso non bonificato. Per questo sono stati denunciati in stato di libertà per gestione illegale di rifiuti speciali e detto materiale è stato sottoposto a sequestro preventivo. Inoltre, l’elettricista lavorava in condizioni non sicure e senza alcun sistema di protezione.

Altra  attività nel villaggio Primo Sole secondo, Primo sole beach e Nettuno ha permesso di individuare diversi inquilini di ville che, a fronte di un canone mensile per uso abitativo e/o stagionale per il periodo estivo, non hanno registrato i relativi contratti di locazione all’ufficio delle entrate e, fatto di rilievo, che in una di queste ville, con piscina annessa e corte esterna, vi abita un soggetto sottoposto ai domiciliari. L’uomo è stato sorpreso all’interno della propria abitazione con un soggetto estraneo al nucleo familiare e con un impianto di videosorveglianza riprendente la pubblica via e che è stato rimosso e verrà segnalato all’autorità giudiziaria.

Nei villaggi della zona di San Francesco La Rena sono stati sorpresi 5 guardiani in nero e diversi percettori del reddito di cittadinanza e sono stati segnalati alle autorità competenti. Ulteriore attività eseguita nelle vie Calici e Ancipa ha permesso di accertare la presenza di due grosse attività commerciali, un deposito di pneumatici e un rivenditore di gomme con migliaia di pneumatici, totalmente abusive e, fatto di rilievo, che erano gestite da 2 dipendenti di una società che insiste nell’aeroporto di Catania.

 

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