Tortorici (Me): “Nebrodi”, revocati i domiciliari al sindaco, ma restano le accuse

Emanuele Galati Sardo, 39 anni, alla guida del comune nebroideo dallo scorso aprile, è ritornato in libertà. Il gip di Messina, Salvatore Mastroeni ha preso poco fa la decisione di revocare gli arresti domiciliari.

Il primo cittadino era rimasto coinvolto nell’operazione denominata “Nebrodi” condotta lo scorso 15 gennaio da carabinieri e da guardia di finanza sulla cosiddetta “mafia dei pascoli” e che aveva portato all’arresto di 94 persone.

Rimangono comunque le accuse, anche se le esigenze cautelari possono considerarsi cessate. Galati Sardo era accusato dalla procura di concorso esterno all’associazione mafiosa e di una serie di truffe in qualità di gestore di un CAA, centro per l’agricoltura. Ieri era stato interrogato dal gip e dai pm e si era difeso sostenendo di aver revocato dei contratti sospetti già nel 2016.

Nell’inchiesta non è coinvolto solo il CCA di cui Emanuele Galati Sardo è titolare. Tutti gli operatori dei centri per l’agricoltura coinvolti nell’operazione, secondo l’accusa, avrebbero avallato la regolarità delle domande di pagamento dei contributi europei facendo risultare finti trasferimenti dei terreni per cui chiedere le sovvenzioni europee dai proprietari ai beneficiari delle domande e alcuni terreni erano intestati a prestanome dei boss.

Dal punto di vista politico ancora si aspetta l’ufficialità per capire se Galati Sardo ritornerà ad occupare il suo posto da primo cittadino o se ci vorrà ancora del tempo. Giunta e maggioranza consiliare sono al loro posto, uniti più che mai, mentre attualmente si è dimesso il consigliere Antonio Paterniti Mastrazzo, capogruppo dell’opposizione e si sarebbe dimessa anche un’altra consigliera di minoranza.

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