Catania: in scena “Due uomini e una single”

”Due Uomini e Una Single”, è la novità assoluta di Melania La Colla con cui il Centro Magma di Catania – in collaborazione con AssoArte (Associazione Artistica Teatrale) – sabato 15 dicembre (doppio spettacolo: ore 18,30 e ore 21) riprende, dopo la pausa estiva, l’attività teatrale nella propria Sala di Catania, via Adua n. 3.

L’autrice (anche regista), con questa messa in scena su un proprio testo del 2011, intende offrire al pubblico una visione assolutamente parodistica e surreale di due celebri coppie (Anita-Giuseppe Garibaldi e Otello-Desdemona) in uno stile da ”metateatro” (teatro nel teatro). Evidente è il riferimento al famoso Trio Marchesini-Lopez-Solenghi cui lo spettacolo vuole offrire un sentito tributo, rendendo – in particolare – omaggio alla mai abbastanza compianta Anna Marchesini. E tre sono le attrici e  gli attori in scena: le parti femminili impegnano la versatile ed esuberante Liliana Biglio, mentre Paolo Conti ed Emanuele Leotta danno corpo e anima a quelle maschili.

Otello, Desdemona e Jago sono noti attraverso una letteratura “sovrana”. Ma com’è stata la vita di tutti i giorni di una seppur famosa coppia con terzo incomodo? Quali i veri equilibri e i punti critici delle rispettive fedeltà? Chi insidiava chi? E chi tramava e per quale finalità? L’autrice-regista disegna del trio un inconsueto e originale identikit che non merita minore attendibilità di quello più famoso. In fondo “siamo nel Milleseicento, mica ai tempi di Noè”, dirà un perplesso moro di Venezia… Toccherà, poi, far luce sui retroscena di una pagina fondamentale della storia d’Italia con un Garibaldi piuttosto strafottente, sedentario, sfiancato e assolutamente disinteressato ad essere iscritto nei libri di storia o a essere immortalato nei monumenti; un Gary (com’è chiamato ironicamente) per niente disposto a disperdere energie per unire quell’Italia che non riusciva a mettere d’accordo un re e un primo ministro; insomma, che se ne “impipava” di fare l’unità. Chi l’avrebbe detto! Chi l’avrebbe mai immaginato? Chi, soprattutto, ha mai pensato che artefice di tutto potrebbe essere stata una lei? Anita! Come Eva, come tante, tentatrice, determinata e scaltra.

Perché “quando una donna sa cosa vuole, è capace di tutto; anche di fare l’Italia, per potersi nel contempo “liberare””, recita una nota dell’autrice.? Per scoprire da cosa e da chi (“liberarsi”) bisogna, però, fare un sopralluogo sul luogo del “delitto”. Domenica 16 dicembre (ore 18,30) è prevista una replica.

Ancora drammaturgia al femminile è quella in programma a gennaio; si tratta anche in questo caso di una novità assoluta per le scene: “Nascosta dentro una corteccia d’albero”, testo pluripremiato di Maria Barbagallo che ne sarà anche regista e attrice. Successivamente, tra le altre novità assolute, spicca l’“Alcibiade” di Renato Pennisi con Antonio Caruso e la regia di Salvo Nicotra. Il programma teatrale è tuttora in fase di allestimento.

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