Beni per 9 milioni di euro sono stati confiscati dalla finanza di Catania a Francesco Costantino, detto “Nuccio ‘u Cannaleri”, 67 anni e Omar Scaravilli, 37 anni, attualmente detenuto.
Il provvedimento è stato eseguito dalle fiamme gialle nei confronti dei due uomini, destinatari di diverse pronunce giudiziarie che li riconducono alla criminalità organizzata di stampo mafioso.
In particolare, Costantino è stato condannato, con sentenza ora irrevocabile, per aver fatto parte del clan dei Laudani, nonché per rapina e furto aggravati e per detenzione illegale di armi e munizioni.
Costantino, inoltre, risulta coinvolto in un procedimento per estorsione aggravata dal metodo mafioso per essersi adoperato, a vantaggio del clan, per riscuotere il pizzo a danno di un’impresa di fabbricazione di fuochi pirotecnici.
Anche Scaravilli è stato nel tempo destinatario di due ordini di custodia cautelare in carcere per la sua appartenenza all’associazione mafiosa etnea del clan Laudani e per aver commesso reati di estorsione e lesioni, aggravati dal metodo mafioso.
A seguito di indagini patrimoniali nei confronti dei due rispettivi nuclei familiari, data la conclamata pericolosità di entrambi, tra i mesi di giugno e luglio del 2016 era stato sequestrato l’ingente patrimonio mafioso accumulato. A completamento del procedimento camerale, è stata applicata ai due la misura della sorveglianza speciale per anni 3 e ordinata la confisca dei beni oggetto del predetto sequestro anticipato (25 immobili, 2 terreni, 2 attività aziendali, 2 autoveicoli, 2 motoveicoli e 9 rapporti finanziari), ora eseguita dagli investigatori del Nucleo Polizia Economica Finanziaria di Catania. Il patrimonio in questione sarà affidato alla gestione dell’Agenzia Nazionale per i beni confiscati.