Catania: Pubbliservizi, usavano auto aziendale per vacanze e spesa, 5 sospesi

Cinque dipendenti della Pubbliservizi spa sono stati sospesi dal servizio perché ritenuti responsabili di peculato. I dipendenti utilizzavano le auto di servizio per andare a fare la spesa e persino per andare in vacanza. Questa mattina gli agenti della polizia di Stato hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip.

I cinque dipendenti della società in house della Città metropolitana di Catania, avevano nella loro disponibilità, per ragioni di servizio, la disponibilità delle auto aziendali. In realtà si erano appropriati dei mezzi di trasporto e li utilizzavano sistematicamente per affari personali anche al di fuori dell’orario di servizio.

Le indagini, coordinate dalla procura distrettuale di Catania, avviate a seguito di un’indagine dagli agenti del commissariato Borgo-Ognina, si sono avvalse di attività di tipo tecnico correlata da pedinamenti e osservazioni nonché dei sistemi di localizzazione satellitare di cui erano a disposizione le autovetture.

I dipendenti erano addirittura soliti parcheggiare le auto presso i loro domicili o la residenza estiva. Insomma, per loro quelle auto di servizio, erano da utilizzare sempre e tutti i giorni.

Inoltre, due dei dipendenti della società andavano con l’auto di servizio nelle proprie case di villeggiatura a Siracusa mentre altri, sia durante che oltre l’orario di servizio o durante le ferie, utilizzavano le auto per andare a fare la spesa e, dopo aver effettuato l’acquisto, caricavano la merce nel portabagagli del mezzo.

Nel corso delle indagini è stato anche rilevato l’utilizzo delle auto per andare nei centri scommesse o in altri luoghi ricreativi. I cinque indagati attestavano sistematicamente false prestazioni lavorative, in realtà mai effettuate, indicandone i relativi orari nonché la tipologia di lavoro svolto nel foglio presenze e nel modulo denominato riepilogo trasferta viabilità.

In questo modo i cinque dipendenti-coordinatori, sebbene non avvessero svolto le prestazioni lavorative falsamente attestate, venivano regolarmente retribuiti dalla Pubbliservizi, procurandosi un ingiusto profitto con contestuale danno economico per la Città metropolitana.

Per tutti i dipendenti è arrivata la sospensione. Due di loro dovranno restare a casa rispettivamente per 6 e 8 mesi, mentre gli altri tre per 10 mesi.

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