Ammonta a circa 2 milioni di euro il valore dei beni sequestrati questa mattina a Palermo dagli agenti della guardia di finanza che hanno scoperto un giro di riciclaggio e trasferimento fraudolento di beni con la complicità di un avvocato, un notaio, un direttore di banca, a favore dei costruttori mafiosi palermitani Vincenzo e Francesco Graziano.
Il gip ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Palermo per Vincenzo e Francesco Graziano, l’obbligo di dimora per Gaetano Giampino, pedina dei costruttori accusato di riciclaggio con l’aggravante di aver commesso i fatti per agevolare l’attività dell’associazione mafiosa e il divieto di esercitare la professione legale nei confronti di Nicolò Riccobene, avvocato palermitano accusato di avere consapevolmente e fattivamente contribuito al sostegno e al rafforzamento dell’associazione mafiosa.