Tortorici (Me): la risposta della società civile alla lettera del senatore Lumia

All’indomani della lettera del senatore del Pd Beppe Lumia ai cittadini di Tortorici, non tardano ad arrivare le prime risposte. “Noi lottiamo per una rivoluzione culturale e morale che coinvolga tutti – scrivono i cittadini di “Prima Tortorici” – però in merito alle vicende giudiziarie, al loro evolversi, alle contiguità e tutto ciò che concerne la sfera giudiziaria, facciamo riferimento solo alla magistratura, alle dichiarazioni quindi di chi è accreditato a farlo in quanto appartenente al potere giudiziaria.

Riconosciamo l’operato di chi è posto a controllo dell’ordine pubblico, anch’esso appartenente a quella sfera che non è la sua, senatore Lumia. Appare ormai stucchevole la continua attribuzione di paternità in merito all’operato di forze dell’ordine e Procura. Mentre le riconosciamo, nel suo ruolo, la possibilità di intervenire affinché l’Italia possa realmente dirsi uno Stato di diritto, dove la certezza della pena sia la normalità, uno Stato che fornisce i giusti strumenti a forze dell’ordine e procure”.

I cittadini di “Prima Tortorici” in particolare rispondono al senatore Lumia puntando l’attenzione su quanto si stia lavorando per dare una speranza alle nuove generazioni, sottraendo terreno fertile alle mafie. “Ci manca lo sviluppo però – prosegue la nota – e qui entra in gioco la politica e, ce lo consenta, l’amministrazione oricense che si è distinta fino ad oggi per aver accumulato milioni di debiti”.

A rispondere alla missiva di Beppe Lumia è anche l’associazione “Giovani oricensi” che su Facebook scrive: “siamo quei ragazzi e quelle ragazze che dal 2009 operano attivamente sulla strada della legalità.  Dopo aver letto nella sua lettera “l’antimafia è una risorsa preziosa se fatta con rigore e sapendo coniugare legalità e sviluppo” ci chiediamo e Le poniamo una domanda: dov’è lo sviluppo tanto annunciato? Lo sviluppo bisogna saperlo costruire attraverso specifiche ricette politiche, oggi ancora assenti. Caro senatore – concludono i giovani oricensi – condividiamo che la legalità sia un elemento essenziale in una comunità, ma l’assenza dello sviluppo rappresenta l’ennesima promessa mancata. Senza sviluppo non c’è futuro. E di conseguenza i giovani andranno via, tutti”. Nella sua missiva Lumia concludeva “Tortorici sia protagonista di questo cambiamento”.

Queste risposte accorate giunte dalla popolazione sono identificative di un cambiamento ormai in atto da anni. Adesso serve una risposta forte della politica.

Maria Chiara Ferraù

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