Catania: conferenza sul rifugio antiaereo interno al Boggio Lera

Domani mattina alle 10.00 l’aula magna del liceo scientifico statale Boggio Lera di Catania ospiterà la presentazione del protocollo d’intesa fra l’istituto e Officine culturali nonché il comitato popolare Antico Corso e il centro speleologico Etneo per la valorizzazione del rifugio antiaereo interno al liceo.

Il progetto ha come cuore pulsante il rifugio antiaereo abbandonato del liceo che si trova al centro di diversi quartieri popolari storici a due passi dal monastero dei Benedettini. Il liceo è collocato all’interno del monastero della Santissima Trinità, nel cuore tardo barocco di Catania.

Dopo la confisca da parte dello Stato, avvenuta in seguito alle cosiddette leggi eversive del 1866, l’edificio è stato adibito a diverse funzioni tra cui sede della questura. Proprio a seguito di questo utilizzo qui venne edificato un rifugio antiaereo per preservare i dipendenti degli uffici e gli abitanti dei quartieri limitrofi dagli effetti dei bombardamenti anglo americani.

Il rifugio, abbandonato subito dopo la guerra, è oggi un ambiente dismesso incastonato tra i due livelli principali del liceo, in totale stato di abbandono seppure in condizioni accettabili. Per il liceo gli ambienti rappresentano uno straordinario dispositivo narrativo-multitematico, capace di raccontare innanzitutto la storia della II guerra mondiale, il significato che i bombardamenti ebbero per la popolazione civile, gli umori dei “rifugiati” chiaramente leggibili nelle iscrizioni sui muri ancora oggi visibili, le tecniche e le attrezzature per la depurazione dell’aria in caso di attacchi chimici, il rapporto architettonico tra interventi moderni e architetture storiche, ecc.

A partecipare al progetto anche il dipartimento di scienze umanistiche dell’università degli studi di Catania che apporterà un contributo scientifico e culturale sui temi della II guerra mondiale e delle trasformazioni del territorio urbano anche nel secondo dopoguerra. Fra gli obiettivi quello di realizzare un percorso narrativo all’interno del rifugio che sia il risultato della ricerca di testimonianze condotto proprio dagli studenti dello storico liceo catanese.

L’incontro di domani servirà a raccontare agli studenti e alla stampa l’idea di trasformare gli studenti stessi in operatori culturali, attivi nella e per la città, prendendo le mosse dalla propria scuola e dal quartiere in cui si trova. Alla presentazione di domani, mercoledì 24 febbraio, saranno presenti Maria Giuseppe Lo Bianco, la dirigente scolastica; Francesco Mannino, presidente dei Officine culturali; Salvatore Castro, rappresentante del comitato Antico Corso; Franco Politano del Centro studi etneo e il professore Luciano Granozzi, docente di storia contemporanea all’università di Catania.

Maria Chiara Ferraù

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