Tortorici (Me): il Tar accoglie il ricorso di 40 dipendenti

Nuova tegola da cinque mila euro al comune di Tortorici (Messina). Le casse comunali sono già in rosso e adesso dovranno accollarsi anche le spese processuali per il ricorso al Tar di 40 dipendenti. I giudici del tribunale amministrativo regionale di Catania hanno disposto, infatti, l’annullamento della delibera di giunta 123 del luglio 2015 nella parte in merito alle eccedenze di personale e all’avvio delle procedure di mobilità. 

Ma non è finita qui, il collegio giudicante del Tar ha stabilito di inviare la copia della sentenza 475/2016 alla procura generale della Corte dei Conti per la Sicilia “per le eventuali valutazioni di competenza”.

Soddisfatti i dipendenti e sindacati che si sono impegnati in un estenuante braccio di ferro con l’amministrazione Rizzo Nervo. Oggi la battaglia sembra essere stata vinta dai dipendenti con la decisione del Tar. “In questo lungo periodo di lotta – affermano Clara Crocè, segretario della Fp Cgil; Francesco Fucile, segretario provinciale Enti locali; Nino Pizzino, responsabile territoriale e Giuseppe Calanni, responsabile aziendale del sindacato – unitamente alla RSU e ai lavoratori abbiamo cercato di porre all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi competenti sull’assoluta illogicità dei comportamenti messi in atto dal Comune. Gli sprechi e la gestione schizofrenica dell’amministrazione Rizzo Nervo, hanno decretato il fallimento e la paralisi della comunità oricense”.

La Cgil ricorda di aver inviato ben 44 delibere a tutti gli organi competenti per dimostrare e denunciare le illegittimità perpetrate dall’amministrazione, ma non ha mai ottenuto un riscontro. “L’assessorato regionale agli enti locali – concludono i sindacalisti della Cgil – non ha mosso un dito su una vertenza così importante che rischiava di mettere a rischio decine di famiglie di dipendenti di ruolo e precari. Oggi, fortunatamente, il Tar ha fornito la chiara dimostrazione che quanto denunciato non è caduto nel vuoto”.

La deliberazione del Tar di Catania, secondo la Cisl e il suo segretario Calogero Emanuele, rappresenta “un’altra sconfitta per l’amministrazione Rizzo ormai allo sbando, che colpisce solo i dipendenti comunali e compromette i servizi per la collettività. La sentenza, inoltre, conferma quanto sempre sostenuto dalla Cisl, ovvero l’illegittimità degli atti dell’amministrazione di Tortorici. Lo abbiamo sempre sostenuto e motivato con atti e documenti – prosegue Emanuele – ma l’amministrazione non ci ha voluto ascoltare. Gli accordi si fanno nel rispetto della legge e con il confronto sindacale, come previsto dal contratto nazionale di lavoro ancora vigente”.

Maria Chiara Ferraù

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