Messina: sfonda la porta con la mazza, arrestato stalker

Con una pesante mazza ha aperto la porta d’ingresso dell’abitazione dell’ex convivente. È successo a Messina dove i carabinieri della stazione di Bordonaro hanno arrestato un pregiudicato che dovrà rispondere di maltrattamenti aggravati, minacce aggravate, danneggiamento e violazione di domicilio nei confronti dell’ex compagna.

L’uomo, 39 anni, dopo aver fatto irruzione in casa inveendo contro la vittima per questioni inerenti l’affidamento del figlio minore in quel momento presente in casa, ha iniziato a prendersela anche con la madre della donna, accusata di essere la causa della loro separazione.

L’aggressore, nel corso della permanenza nell’abitazione delle parti offese era visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche. La donna cercava di calmarlo per scongiurare che utilizzasse la mazza di cui era armato per fare del male alle persone o per danneggiare la casa. Dopo una decina di minuti l’aggressore si allontanava, lasciando la mazza in casa.

Nonostante la gravità dell’irruzione in casa dell’ex compagno, la donna non si è rivolta alle forze dell’ordine, credendo che il peggio fosse già passato. Non è stato così. Nelle ore successive l’uomo è ritornato nell’abitazione della donna con intenzioni ancora più bellicose del primo episodio. Ha sfondato la porta d’ingresso facendo pressione nella parte bassa fatta di alluminio.

La donna ha individuato l’aggressore e rifugiandosi in bagno ha telefonato ai carabinieri, mentre la madre si rifugiava in cucina con il nipotino, telefonando all’altro figlio per chiedere aiuto. Quest’ultimo è giunto sul posto qualche minuto dopo ed è stato aggredito dall’ex cognato che, dopo averlo minacciato di morte, si è diretto verso l’auto per prendere un coltello da cucina nascosto nel cruscotto.

Frattanto sul luogo dell’aggressione è arrivato anche il padre dell’aggressore che è riuscito a togliere il coltello dalle mani del figlio, mentre il ragazzo aggredito cercava di mettersi in salvo arrampicandosi su un balcone.

I carabinieri sono giunti sul posto quando l’aggressore era sparito e sono state avviate le ricerche. Dalle testimonianze raccolte dai vicini è emerso che la coppia aveva sempre avuto una convivenza difficile e travagliata a causa del carattere violento dell’uomo, notevolmente aggravato dall’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.

La donna non aveva mai denunciato nulla, ma a maggio del 2015 aveva deciso di interrompere la relazione e di far perdere le proprie tracce andando a vivere per un po’ di tempo da una cugina in centro Italia. Rientrata a Messina era andata a vivere dalla madre dove è stata rintracciata dall’ex convivente che ha iniziato a perseguitarla fino all’esplosione di follia di ieri.

Maria Chiara Ferraù

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