Ragusa: madre e figlio picchiati dai familiari

I familiari dovrebbero essere le persone che ci vogliono più bene e che ci proteggono da chi ci vuole male. Invece purtroppo spesso si sente che è proprio in famiglia che avvengono i delitti più efferati o le storie di violenza più sordide che vengono scoperte da indagini o da denunce arrivate nel momento in cui non si riesce a sopportare più storie di ordinaria violenza. Come è accaduto a Ragusa dove una donna e il suo figlio sono stati aggrediti a calci e pugni dal marito e dal fratello della donna.

I due uomini sono stati arrestati dalla polizia che è intervenuta su segnalazione all’ufficio della questura. Uno dei due familiari ha procurato alcune lesioni ad uno degli agenti intervenuti. I fatti si sono verificati ieri quando una donna ha chiesto aiuto alla polizia indicando l’abitazione dove si stava consumando l’aggressione ai danni della donna e del figlio.

Gli agenti in servizio nella sala operativa hanno immediatamente inviato i colleghi della volante che hanno individuato una donna e un ragazzo che chiedevano aiuto in strada e avevano numerose feriote al volto.

La donna e il figlio di 28 anni si sono avvicinati agli agenti e sono stati raggiunti subito dopo da un quarantenne che ha iniziato ad inveire contro i poliziotti con offese e minacce di morte fino a quando si è avventato contro gli agenti colpendoli con calci e pugni.

L’uomo è stato condotto in questura, mentre la donna e il figlio sono stati trasportati al pronto soccorso dove gli sono state diagnosticate ferite al volto e agli arti. Sul posto anche l’ex marito della donna e padre del giovane che, sopraffatto dalla gelosia, aveva partecipato all’aggressione colpendo ripetutamente sia il figlio che l’ex compagna.

IL matrimonio fra la vittima e l’aggressore era durato più di 30 anni ma era stato caratterizzato da soprusi ed episodi di violenza. In più occasioni la donna era stata costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Una volta il marito violento le aveva fratturato le costole. Mai una denuncia da parte della donna che aveva sempre creduto alle promesse dell’uomo di cambiare atteggiamento. Le violenze invece sono continuate nel tempo fino a quando la donna ha deciso di separarsi dal marito che è comunque rimasto nella casa coniugale non avendo altre possibilità.

L’epilogo ieri pomeriggio quando l’uomo, offuscato dalla gelosia, sospettando che la donna avesse un’altra relazione, ha iniziato l’ennesimo litigio che poteva avere conseguenze ben più gravi. Alla scena della violenza contro la donna era presente il fratello della donna che aizzava il marito della sorella per chiederle spiegazioni sulla presunta nuova relazione. Il figlio della donna ha cercato di difendere la madre, ma è stato a sua volta colpito con calci e pugni prima dal padre e poi dallo zio. Tutto questo continua fino a quando la donna e il figlio riescono a scappare dopo aver telefonato alla polizia.

Le manette sono così scattate ai polsi di Gaetano Montes, 60 anni e per Rosario Tumino, 40 anni per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. entrambi sono stati condotti nel carcere di Ragusa, su disposizione del pubblico ministero di turno.

Maria Chiara Ferraù

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi