Biancavilla (Ct): dopo 40 anni di vessazioni uccide il marito

Omicidio. Con questa grave accusa è stata arrestata Vincenzina Ingrassia, 63enne di Biancavilla, nel catanese. La donna avrebbe ucciso il marito.

Sono stati i carabinieri del comando provniciale di Catania in collaborazione con le sezioni anticrimine di Palermo e Catania, del reparto crimini violenti del Ros e del Ris di Messina, a sottoporre la donna a fermo di indiziato di delitto per l’omicidio di Alfio Longo.

La donna aveva telefonato ai carabinieri di Biancavilla raccontando loro che due soggetti, armati di pistola, si erano introdotti nella sua abitazione e, dopo una breve colluttazione, avevano legato lei e il marito con delle strisce ricavate da un lenzuolo. La vittima, sempre secondo il racconto dell’anziana, non avendo rivelato ai ladri dove fossero nascosti i soldi, era stato malmenato e colpito a morte al cranio con un ciocco di legno raccolto nel giardino dell’abitazione. La donna subito dopo, invece, sarebbe riuscita a liberarsi e a chiamare i carabinieri.

Il sopralluogo del Ris ha evidenziato alcune incongruenze in merito ai fatti raccontati dalla donna. Così è iniziato un estenuante interrogatorio che si è protratto per tutta la notte. Alla fine Vincenzina Ingrassia ha ammesso le proprie responsabilità confessando di essere stata lei a colpire in testa mortalmente il marito con un ciocco di legno.

La donna ha raccontato di essere stanca delle continue violenze subite dal marito negli ultimi 40 anni di vita. A far traboccare il vaso è stato l’ultimo litigio di ieri sera durante il quale l’uomo aveva colpito alle gambe la moglie con un ciocco di legno che sarebbe poi diventato l’arma del delitto.

Maria Chiara Ferraù

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