Mistero al comune di Bronte, nel catanese, per un furto di documenti. I ladri sapevano perfettamente cosa e dove cercarlo. La carpetta rubata, infatti, si trovava ben conservata all’interno di un faldone, ordinatamente riposto in un armadio.
Chi ha agito, dunque, non solo si è introdotto liberamente nella stanza rubando i documenti che non contenevano informazioni di grande importanza. Tuttavia a preoccupare e a lasciare sorpresi tutto è stato il possibile modus operandi dei ladri.
La carpetta era ben conservata in un armadio e questo preoccupa gli impiegati e il sindaco Graziano Calanna. “Questo non va bene– dichiara Calanna – purtroppo non abbiamo l’elenco dei visitatori del Comune nel giorno o nei giorni precedenti la scoperta del furto. A differenza di altri uffici dello Stato e della Regione, ma anche di alcuni comuni, a Bronte chiunque può avere accesso in tutti gli uffici e le aree di lavoro senza neanche identificarsi. E questo deve farci riflettere”.
Per Calanna il Municipio deve essere tutelato perché, prima di ogni cosa, è un ambiente di lavoro che deve garantire i servizi ai cittadini. “Non possiamo permetterci di rimanere inermi. – infatti conclude – Dobbiamo garantire la sicurezza dei dipendenti e riservatezza degli atti. Per quel che ho visto fino ad oggi introdursi in Comune con intenzioni cattive è facilissimo. Per questo stiamo valutando soluzioni che, garantendo i diritti dei miei concittadini, rendano gli uffici del Comune più sicuri”.
Maria Chiara Ferraù