Siracusa: a Lucia Lavia il premio stampa-teatro

Nel giorno dell’ultima replica di Ifigenia in Aulide al teatro greco di Siracusa, il presidente dell’ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, ha consegnato il premio Siracusa stampa-teatro a Lucia Lavia, giunto alla XIII edizione.

“Con una interpretazione profonda, sofferta e intensa di un personaggio complesso e ricco di sfumature è riuscita a emozionare e commuovere rendendo in maniera mirabile il conflitto interiore della giovane Ifigenia. La sua è recitazione carica di tensione e umanità, una prova d’attrice indimenticabile che si è fissata nella mente e nei cuori di migliaia di spettatori“.

Con questa motivazione, la commissione del Premio Siracusa Stampa Teatro 2015 ha assegnato l’ambito riconoscimento a Lucia Lavia, sorprendente protagonista di Ifigenia in Aulide di Euripide, per la regia di Federico Tiezzi. Il premio è stato consegnato oggi al Teatro Greco di Siracusa, nell’anteprima dell’ultima replica della tragedia in cui proprio la vincitrice ha dato forse la miglior prova d’attrice della sua ancor giovane carriera. 

Molto emozionata la giovane attrice che tra le lacrime si è detta “molto felice di ricevere questo premio in questo teatro e in questa terra meravigliosa che ti fanno sentire a casa”. “Dedico questo premio – ha detto Lavia – a tutti i compagni e colleghi di questa bellissima esperienza”. Sul palco per la premiazione anche il consigliere delegato della Fondazione Inda Walter Pagliaro. “Affinché la magia del teatro possa accadere – ha detto Pagliaro – servono due cose: gli spettatori, e il pubblico di questo teatro è una meraviglia, e gli attori perché senza di loro non ci sarebbe nulla. Lucia Lavia è nata nell’arte ma è già una artista autonoma con una grandissima passione”. 

Giunto quest’anno alla tredicesima edizione, il riconoscimento, con cui dal 2003 la sezione siracusana dell’Associazione Siciliana della Stampa premia l’attore o l’attrice emergente del Ciclo di Spettacoli Classici della Fondazione Inda, è stato consegnato dal presidente dell’Ordine dei giornalisti italiani, Enzo Iacopino, accompagnato dal segretario provinciale dell’Assostampa, Damiano Chiaramonte. “Mi auguro – ha dichiarato Iacopino – che Lucia Lavia possa perpetuare la magia che i suoi genitori ci hanno regalato”.

Lucia Lavia è figlia 23enne di Gabriele Lavia e Monica Guerritore, ha debuttato in tv nella fiction “Rossella” per Rai Uno e a teatro, nel 2011, interpretando Angelica ne “Il malato immaginario” di Molière, con la regia del padre Gabriele. E’ stata anche Desdemona nell’Otello di Nanni Garella. Per lei è la prima volta al Teatro Greco, un debutto trionfale accompagnato dagli apprezzamenti unanimi della critica, del pubblico e adesso anche della stampa.

In occasione dei 101 anni dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, l’Assostampa Siracusa ha donato a Lucia Lavia un premio che è anche un’originale opera d’arte: un uovo di struzzo inciso e decorato da Gino Blundo, eclettico artista siracusano impegnato da anni in una sorta di ricerca di una mappatura interiore dell’essere umano, con zone di luce aurea che illuminano e aprono squarci sulla superficie. Le opere di Gino Blundo, evidenziano come questa ricerca, che ogni essere umano ha il dovere di intraprendere, a qualsiasi credo e cultura appartenga, si concretizzi in un linguaggio che convoglia elementi e concetti come la luce, il segno, la scrittura, il viaggio interiore che in questo caso si ferma sulla superficie di un uovo. L’uovo ha avuto tratti simbolici sin dai tempi antichi, infatti, ha spesso rivestito il ruolo del simbolo della vita in sé, ma anche della sacralità: secondo alcune credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e la terra  erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo. Gli Egizi, in particolare, consideravano l’uovo come il fulcro dei quattro elementi dell’universo; acqua, aria, terra e fuoco.

In questo caso si è voluto interpretare l’opera di Gino Blundo come un omaggio alla fertilità culturale di Siracusa che, attraverso la storia e l’esperienza dell’Istituto nazionale del dramma antico ha raggiunto forse le vette più alte del riconoscimento planetario.

All’attrice e ai registi delle tre tragedie inserite nel programma del cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici, Moni Ovadia, Federico Tiezzi e Paolo Magelli, è stato donato un omaggio dalla Pasticceria Neri.

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