Le assicurazioni più care d’Italia? Sono in Sicilia

Il costo di una polizza assicurativa dipende sicuramente dal tipo di prodotto scelto, ossia dalla copertura che lo stesso offre, e da altri fattori, tra i quali vi è la rischiosità del singolo contraente. Tale ultimo aspetto va considerato per tutti i tipi di danni che vengono risarciti dalla polizza.

Spesso, detta rischiosità è strettamente connessa anche all’ambiente in cui l’assicurato vive: questo vale soprattutto per le polizze a tutela della casa, quelle del ramo Vita, e sicuramente per le RC Auto. Di seguito vedremo proprio come viene determinato il premio da versare per aderire a una polizza assicurativa, considerando due delle grandi macrocategorie in cui tali prodotti si suddividono: auto e Vita (incluse le polizze c.d. “caso morte”).

Rc Auto: quanto costa e dove costa di più

Con riferimento alla responsabilità civile per i veicoli a motore, nel nostro Paese impera una presunzione in base alla quale si ritiene che il conducente sia colpevole dei danni arrecati (a cose o persone) conseguenti a un sinistro dallo stesso provocato. Si tratta di una presunzione “forte” che opera ex lege, salvo prova contraria, e dalla quale deriva l’obbligo, per tutti gli automobilisti, di stipulare un’assicurazione RC Auto.

Il costo di tale obbligo è dato dal premio che deve essere corrisposto alla compagnia assicurativa, e che deriva dalla sommatoria di componenti fisse e variabili. Queste ultime vengono conteggiate in base a specifici parametri applicati al caso di specie, ossia alle caratteristiche soggettive del contraente. Per “caratteristiche soggettive”, però, non s’intende solo il tipo di condotta dell’assicurato in quanto conducente, ma anche il luogo dove lo stesso vive, la tipologia di uso che viene fatta del veicolo e lo stato di sicurezza del veicolo stesso.

Da qui, deriva che il conducente con un “attestato di rischio” poco incoraggiante pagherà di più, così come chi si trova a circolare in luoghi con cattive condizioni stradali e traffico elevato, ovvero coloro che guidano veicoli obsoleti e poco sicuri.

Proprio considerando tali fattori, si stima che, in Italia, il luogo ove le assicurazioni sono più care è la Sicilia, in particolare nelle città di Ragusa, Trapani e Agrigento. Il traffico caotico delle città, le pessime condizioni delle strade e l’elevato numero di veicoli datati in circolazione “costano” ai guidatori siciliani più di 600 € all’anno, contro un premio medio annuo nazionale di 480 €.

Polizze ramo Vita e “caso morte”: tipologie, costi e consigli utili

Con le assicurazioni sulla vita, la compagnia stipulante si obbliga a pagare un capitale o una rendita convenuti all’assicurato se lo stesso, dopo una data prefissata contrattualmente, rimane in vita. Viceversa, nel caso di assicurazione “caso morte”, l’erogazione della prestazione avverrà a favore dei beneficiari solo dopo il decesso del contraente. Anche per il ramo Vita (e il “caso morte”), il costo della polizza è dato da un insieme di voci, spesso poco “trasparenti”. Un fattore decisivo, e noto, è comunque quello legato alla vita dell’assicurato, considerata dal punto di vista della qualità, della salute, dell’ambiente in cui lo stesso dimora e da altri fattori tutti strettamente soggettivi.

Posto che molti prodotti in circolazione sono un miscuglio di tante cose, la prima regola da seguire, se si cerca una polizza a tutela contro il verificarsi di uno specifico evento (invalidità o morte, per esempio), è quello di cercare un prodotto di copertura “puro”, ossia senza componente finanziaria. Altro aspetto importante: mai sottovalutare le conseguenze connesse a un evento “straordinario”. Stipulare una polizza che assicuri solo la probabilità del verificarsi di un evento, senza considerare la gravità dello stesso, è un errore comune che può costare molto caro. Per approfondire l’argomento polizza vita in caso di morte consigliamo di dare un’occhiata a questa pagina.

Attenzione, poi, ai prodotti c.d. “strutturati”: sono molto costosi e assicurano un po’ tutto, ma alla fine l’erogazione del risarcimento si rivela quasi sempre insufficiente. Meglio optare per polizze “mirate” e attendere prima di personalizzarle – per negoziare e aggiungere, c’è sempre tempo. E’ doveroso, poi, valutare attentamente tutte le clausole contenute nel contratto, perché potrebbero riservare delle “sorprese” a dir poco spiacevoli.

Oltre a quanto detto in precedenza, prima di vincolarsi con una polizza, è bene seguire almeno un paio di “regole auree”: chiedere un preventivo alla compagnia assicuratrice, con specifica dettagliata di ogni singola voce di spesa, e leggere attentamente la nota integrativa allegata al contratto. Le assicurazioni non hanno tutte lo stesso prezzo: la comparazione tra le varie offerte presenti sul mercato è sempre molto utile.

 

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