Milazzo (Me): tassa di soggiorno a regime dal 1 giugno 2015

Dal primo giugno è entrata in vigore l’Imposta di Soggiorno, istituita dalla Giunta Municipale ed approvata dal Commissario Straordinario lo scorso aprile. A pagare il tributo saranno i vacanzieri, che pernotteranno nelle strutture ricettive, campeggi (solo bungalow), agriturismi, bed & breakfast, case per ferie, affittacamere, case vacanza, residence turistico-alberghieri, alberghi situati nel territorio comunale. Esentati dal pagamento dell’imposta sono i residenti a Milazzo ed alle Isole Eolie, oltre ad alcune categorie indicate nel regolamento (minori di 13 anni, guide turistiche, autisti di pullman, volontari presenti sul territorio in caso di calamità naturali, partecipanti a progetti universitari e scambi culturali universitari e diAlberghi studio patrocinati dall’Amministrazione Comunale di Milazzo). Esentati anche tutti coloro che pernotteranno in campeggi, tende, roulotte e camper. Il regolamento prevede altresì una classificazione delle tariffe: un euro per alberghi e bed and breakfast a una e due stelle, campeggi (solo bungalows) e ostelli, case per vacanze, affittacamere e agriturismi; 1,50 per alberghi e B&B a tre stelle; due euro per alberghi a quattro stelle. Con l’applicazione della tassa di soggiorno, il Comune prevede di incassare delle somme, che andranno in un capitolo vincolato e che saranno utilizzate esclusivamente per finanziare interventi “in materia di turismo e promozione della città, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, cofinanziamento di interventi promozionali da realizzarsi in collaborazione con la Regione e gli enti locali, finanziamento di progetti legati all’intrattenimento e allo spettacolo o ad attività culturali, aventi ricadute in termini turistici; interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali ed ambientali ai fini di garantire una migliore ed adeguata fruizione, interventi per servizi pubblici locali, per la promozione e la valorizzazione di manifestazioni tradizionali e identitarie della città”.

Rodrigo Foti 

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