Catania: estorsione aggravata, un arresto

I carabinieri del reparto operativo di Catania hanno arrestato Vincenzo Mirenda, titolare di un chiosco bar a San Giovanni Galermo. L’uomo è ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa Santapaola.

L’uomo deve rispondere di estorsione aggravata commessa ai danni di due imprenditori, titolari di un’attività avente ad oggetto la commercializzazione di apparecchiature e di intrattenimento, di detenzione di armi da fuoco e ricettazione.

L’intervento dei carabinieri è scaturito a seguito di un’indagine iniziata lo scorso 8 agosto dalla procura distrettuale della Repubblica per monitorare il chiosco gestito dall’indagato. Le attività tecniche hanno consentito agli investigatori di apprendere che la mattina del 20 agosto una delle vittime si sarebbe incontrata con l’indagato per dargli la quota mensile dell’estorsione. Grazie anche alla predisposizione di un servizio di appostamento ed osservazione diretta in loco, i militari sono intervenuti immediatamente dopo la consegna del denaro, rinvenendo nella disponibilità dell’indagato una busta contenente 3 mila euro.

Nel corso di una successiva perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno trovato una pistola con matricola abrasa e relativo munizionamento. Le vittime hanno ammesso di essere state da sempre soggette ad estorsione, a partire dagli anni Novanta. Sono stati fermati tre indagati: Vittorio Firenza, Antonio Varisco e Laura Guarnaccia. Le disposizioni sono state emesse perché secondo i magistrati esiste il pericolo che gli stessi potessero darsi alla fuga.

Lo scorso 27 agosto il gip ha convalidato l’arresto di MIrenda e i fermi disposti dal pm, applicando la custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati, ad eccezione della Guarnaccia che è stata posta ai domiciliari. Il giudice ha accolto anche la richiesta della procura distrettuale di emissione di provvedimenti restrittivi a carico di altri tre complici che, nel tempo, si erano susseguiti nella gestione dell’estorsione, applicando la custodia cautelare in carcere a carico dei predetti, già ristretti in carcere per altra causa in quanto personaggi di spicco della famiglia Santapaola, appartenenti ai gruppi del Villaggio Sant’Agata e di San Giovanni Galermo: Francesco Carmelo Arcidiacono, Salvatore Fiore e Salvatore Gurrieri, già condannati.

 

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