Chiaramonte Gulfi (Rg): “Giorgio Distefano. Isola in luce”

Sarà inaugurata venerdì 22 agosto alle 18.00 nella sede di palazzo Montesano a Chiaramonte Gulfi, nel ragusano, la mostra di Giorgio Distefano “Isola in luce” a cura di Teresa Lucia Cicciarella. L’evento è patrocinato dalla città di Ragusa e dal comune di Chiaramonte GUlfi.

Giorgio Distefano, siciliano di nascita (Ragusa, 1972), e toscano d’adozione, ha conseguito il diploma all’accademia di belle arti di Firenze e negli ultimi anni si è distinto per una raffinata produzione artistica che abbraccia l’attività di pittore e scenografo costumista teatrale.

Tra le sue più recenti partecipazioni a rassegne, mostre e concorsi, il primo Premio della Critica per la Pittura assegnatogli in occasione della LVI edizione del “Premio per l’Arte contemporanea Basilio Cascella” (Palazzo Farnese, Ortona – Chieti) e il Premio Janua del Museo Sant’Agostino di Genova. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui il ThelesiaMuseum di San Roberto (RC), il Gran Caffè Letteraio Giubbe Rosse di Firenze e la Galleria Civica di Arte Contemporanea Franco Libertucci di Casacalenda (CB).

In occasione di questa mostra, il pittore chiaramontano – per la prima volta in mostra nel suo paese d’origine – presenta una serie di opere recenti che indagano il rapporto tra le città e il cielo, i valori materici del tessuto urbano e le variazioni luminose d’atmosfera.

Le opere di Distefano rimarranno in esposizione fino al prossimo 31 Agosto. La mostra Isola in luce avrà seguito, dal 4 al 14 Settembre 2014, nella sede di Palazzo Zacco, Via San Vito 158 – Ragusa, con inaugurazione prevista per il 4 Settembre 2014 alle ore 17.00.

Nel testo di presentazione, il curatore così delinea le caratteristiche dell’artista: “Il percorso di Distefano si sviluppa con coerenza e, nella costante attenzione per la materia della pittura, studia valori ottici e atmosfere luminose (stati di luce, ama definirli), individuandoli quali ricchezza particolare di un Paese che è amato, osservato e, quand’è raffigurato a diverse latitudini, giova della naturale lezione appresa dall’artista nella luce mediterranea dei monti Iblei. Luce che talora acceca, in squillante evidenza su ogni muro, ogni risalto metallico; luce che altre volte – come nella serie Nerocielo – impatta con un fondo divenuto plumbeo, nuda scenografia, dinanzi alla quale alle sole architetture spetta di rappresentare il gioco delle parti.

Il risultato dello studio di Distefano, in questa pittura, combina armonicamente dato geografico e visione interiorizzata: un primo sguardo sembra afferrare, d’istinto, mute conversazioni tra le città e il cielo. Il pensiero, plastico, ne abbrevia e ricompone le linee e con semplicità guida la mano fino alla resa di uno scorcio urbano che si fa “ritratto” mentale ed emotivo al tempo stesso. Dal suo lavoro dunque scaturiscono composizioni mai sfrontate; le architetture – forme dell’ordinario nostro vivere – non escludono la presenza umana, giacché la contengono e riassumono, divenendo spazio d’esperienza e domani di ricordo, senso d’appartenenza ad un luogo”.

 

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