Milazzo (Me): riconsegnato il giardino di villa Vaccarino.

Da ieri il villino Liberty di via Cristoforo Colombo, alle spalle del lungomare Garibaldi, è uno spazio restituito ai cittadini. O meglio, lo è il giardino botanico, che si trova all’interno della villa acquistata dal Comune nel 1982 per il suo interesse storico-artistico, come testimonianza dello stile Liberty del primo ‘900, ma che è stata subito destinata a sede della sezione distaccata del Tribunale di Barcellona P.G.  L’evento, che ha sancito la riapertura dell’area esterna dell’immobile è avvenuta giovedì sera con un concerto tenuto dal noto chitarrista Vito Nicola Paradiso e dalla Melos Orchestra, al quale hanno partecipato numerosi milazzesi. “Oggi la città si riappropria di un altro bene, simbolo della propria rinascita culturale – ha detto il Sindaco Carmelo Pino – e sono certo che i concittadini apprezzeranno questo spazio verde, che oltre ad essere sede di eventi musicali e altre iniziative artistico-culturali, rappresenta un ottimo luogo di aggregazione. Solo poche settimane fa  – e ringrazio per la disponibilità il presidente del Tribunale di Barcellona, dottor Galluccio – siamo ritornati nella piena disponibilità della villa e la priorità è stata la bonifica degli spazi esterni che erano invasi dalla vegetazione e dal degrado. Si è lavorato alacremente e un plauso va ai giardinieri del Comune e agli operai della Dusty, che hanno eseguito la manutenzione del verde in tempi celeri così da rendere fruibile entro fine luglio il giardino, che sarà ulteriormente arricchito da altre piante e da elementi di arredo urbano in maniera tale da trasformarlo in un piccolo orto botanico. Per quel che concerne l’immobile vero e proprio, invece si dovrà prevedere un intervento di manutenzione straordinaria e servono risorse finanziarie per riportarlo al suo antico splendore. Con la riapertura di villa Vaccarino comunque – prosegue il primo cittadino –  aggiungiamo un altro tassello a quel grande puzzle, che, partendo dal Castello, con il museo archeologico Bernabò Brea, Palazzo D’Amico, il mosaico romano dell’ex convento di San Francesco, il chiostro del Rosario e il museo all’ex carcere femminile (Ican), rappresenta un motore trainante per il definitivo rilancio della nostra città”. Far crescere concretamente il turismo di una località – ha aggiunto l’Assessore al Turismo Dario Russo – significa creare le condizioni affinché la città diventi appetibile anche sotto il profilo culturale. Oggi viene reso fruibile un bene quasi dimenticato e mi auguro che il consolidato rapporto di collaborazione con l’associazionismo ci aiuti nella gestione di una struttura, che è simbolo di elegante equilibrio tra architettura, spazi e decorazioni e che merita di essere inserita di diritto tra le cose da vedere a Milazzo”.

Rodrigo Foti

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