Evade il mostro di Nicosia

Dal primo delitto in autostrada del 1981. Le sue sono state latitanze movimentate. L’arma utilizzata sempre la stessa: una Beretta 7,65. Era conosciuto come “il mostro di San valentino”. Ogni omicidio era uguale agli altri: le sue vittime venivano finite con un colpo di pistola in bocca.

Gagliano non è mai fermato, nemmeno da dietro le sbarre e con le manette ai polsi. Nel 1990 venne arrestato e poi arrivò il permesso premio. Potè andare in discoteva. Lì conobbe una ragazza, si fidanzò con lei e poi le sparò in facca. Continue violenze, anche in carcere. Otto anni fa distrusse con un’attaccapanni la sala colloqui nella casa circondariale di Savona. Sarebbe tornato libero ad aprile del 2015. Adesso è scappato.

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