Messina: inaugurata la stanza d’ascolto per vittime di violenza

Una stanza d’ascolto tranquilla e discreta a disposizione di minori e di donne vittime di violenza è stata realizzata dal Soroptimist club di Messina, presieduto da Giusy Furnari Luvarà. Il Soroptimist, a proprie spese, ha ristrutturato, arredato e allestito la sala d’ascolto all’interno della caserma Bonsignore di Messina.

L’opera è stata realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa tra il comando generale dell’arma dei carabinieri e il soroptimist International d’Italia, una iniziativa finalizzata a realizzare, all’interno delle caserme dei carabinieri, sale per l’ascolto protetto di vittime vulnerabili.

In questa prospettiva la stanza è stata tinteggiata di un tenue colore pastello e arredata in modo da mettere a proprio agio le donne e i minori che chiedono aiuti. Un ambiente accogliente e confortevole che faciliterebbe il racconto. Particolare attenzione è stata rivolta ai più piccoli con uno spazio di gioco con tavolo e sedie a misura di bambini e alcuni giocattoli. Alle pareti dei quadri che rendono ancora più gradevole la stanza, realizzati e donati da alcuni studenti del liceo artistico E. Basile di Messina, in cui sono stati promossi incontri sul tema della violenza di genere.

L’arredamento a tutto fa pensare fuorché ad un ufficio di una caserma. Il locale è dotato di un sofisticato sistema di video e audio ripresa, invisibile per coloro i quali si trovano a dover rivivere, nella narrazione, il forte dolore provato durante le violenze, nella maggior parte dei casi subite per anni.

Per la taske force dei carabinieri del comando provinciale di Messina, militari appositamente selezionati e formati presso l’istituto superiore di tecniche investigative dell’Arma e parte attiva della Rete nazionale per il monitoraggio del fenomeno della violenza di genere” istituita nel 2013, si tratta di un prezioso strumento operativo: da un lato permette di far sentire quanto più a proprio agio le vittime e, dall’altro, garantisce a magistrati e giudici l’assoluta genuinità delle loro audizioni, nell’ambito delle quali anche il linguaggio del corpo può risultare importante.

Madrina d’eccezione il Prefetto di Messina, Francesca Ferrandino, che ha proceduto al taglio del nastro col quale è diventata ufficialmente operativa la “stanza tutta per sé”.  Alla cerimonia sono intervenuti – accolti dal padrone di casa, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Jacopo Mannucci Benincasa e dalla presidente del club Soroptimist di Messina, Giusy Furnary Luvara’– l’assessore alle Politiche Sociali Antonina Santisi in rappresentanza del comune di Messina e i rappresentanti delle massime Autorità giudicanti e requirenti del distretto giudiziario peloritano.

Il comandante interregionale dei Carabinieri ‘Culqualber’ , generale Silvio Ghiselli e la vicepresidente nazionale del  “Soroptimist International d’Italia”, architetto Bora La Paglia, il cui contributo e supporto sono stati vitali per portare a termine la preziosa iniziativa, con la loro presenza all’evento hanno suggellato  l’importanza del progetto.

Maria Chiara Ferraù

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