Tortorici (Me): in attesa del comizio del primo cittadino

Mentre i dipendenti comunali di Tortorici, senza stipendio da 10 mesi, sono riuniti in assemblea permanente dallo scorso 16 febbraio, questa mattina alle 11 il sindaco Carmelo Rizzo Nervo terrà un pubblico comizio in piazza Faranda.


I dipendenti hanno trascorso già tre notti nei locali del municipio di viale Livatino in cui sono riuniti e ancora la protesta prosegue. Dalla gente comune continuano ad arrivare attestati di solidarietà e pensando ai dipendenti soli e sconfortati per la loro drammatica situazione lavorativa ed economica, alcuni cittadini hanno offerto loro anche della pignolata, dolce tipico del carnevale appena iniziato.

Ieri mattina al comune sono arrivati anche padre Benedetto Lupica e don Nino Nuzzo a portare conforto con la preghiera a padri e madri di famiglia. Insieme hanno pregato ed i sacerdoti hanno impartito la benedizione ai dipendenti.

Dopo una notte di attesa, i dipendenti decideranno questa mattina come agire soltanto poco prima del comizio. Si pensa ad un presidio di protesta in piazza.
Sui social network, intanto, fioccano i commenti.

La consigliera di minoranza Cinzia Conti Mica scrive :” chiedo a tutta la cittadinanza di essere presente per fargli capire che non siamo nel paese dei Balocchi e che è arrivata l’ora di dimettersi… Ora più che mai dobbiamo essere tutti un’unica cosa per difendere la nostra dignità e i nostri diritti…”.

C’è chi esprime disaccordo e ritiene che la migliore protesta sia disertare il comizio. Ma c’è anche chi spezza una lancia nei confronti di un sindaco che ha amministrato per 20 anni, eletto dai cittadini, e che ora si è trovato in un momento di difficoltà che sta mettendo a dura prova molte amministrazioni, soprattutto quelle piccole come Tortorici. “Tanti comuni sono in difficoltà economiche. Tutto questo dipende dal fallimento dell’Italia intera. Io consiglierei di unire le forze, senza guardare il colore politico e lottare insieme per il bene della città e dei cittadini”.

La stessa idea espressa su facebook da Lidia Calá che scrive: “invito le varie associazioni e i movimenti politici a non speculare su una situazione drammatica,mettiamo da parte i colori politici e facciamo la nostra parte da cittadini”.

Maria Chiara Ferraù

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