In riferimento alla richiesta della ditta ESI per l’autorizzazione all’esercizio di un impianto per la gestione anche di rifiuti pericolosi quali sanitari, ospedalieri, fanghi, morchie, fondami di serbatoi e catalizzatori industriali l’associazione ADASC ha diffidato ufficialmente il dipartimento regionale acque e rifiuti dell’Assessorato Regionale Energia e Servizi di pubblica utilità ad avviare l’iter autorizzativo. La normativa vigente prevede per questi impianti la procedura di valutazione impatto ambientale che non è stata assolutamente avviata. Per l’esercizio di impianti di incenerimento di rifiuti pericolosi è obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi del D.Lgs. 152/06. Ad oggi non risulta la pubblicazione di alcun avviso da parte delle autorità competenti; il D.Lgs. 152/06 e la Convenzione di Aarhus prevedono la partecipazione del pubblico ai provvedimenti di valutazione ambientale e la pubblicazione del Rapporto Ambientale e del progetto anche sul sito web dell’Autorità Competente. “Chiediamo, conclude il presidente Peppe Maimone, che la normativa sia rispetta rigorosamente a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
Rodrigo Foti